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Da Fontana a Picasso, una collezione unica: la Pinacoteca di Verucchio apre le sue porte

Quasi 200 opere nella nuova Pinacoteca appena inaugurata

A cura di Redazione
07 luglio 2025 15:53
Da Fontana a Picasso, una collezione unica: la Pinacoteca di Verucchio apre le sue porte -
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Lucio Fontana, Emilio Vedova, Giuseppe Capogrossi, Leoncillo Leonardi, Kengiro Azuma, Rocco Borella, Liliana Cossovel, Achille Pace, Mauro Reggiani, Getulio Alviani, Francesco Guerrieri, Lia Drei, Giorgio Bompadre, Franco di Vito, Jean Pierre Vasarely, Bruno Rosai, Carlo Corsi, Gerardo Dottori, Maurizio Minarini, Norberto Pazzini e perfino un piccolo Picasso.

Sono solo alcuni degli autori delle quasi200 operecustodite nella Pinacoteca di Verucchio che è stata inauguratadomenica 6 luglio.Ad essere esposti in maniera permanente saranno una sessantina di quadri, mentre i restanti saranno a disposizione per iniziative ad hoc.

Un patrimonio straordinario che si è andato accumulando per una serie di felici circostanze findagli anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, grazie a Gerardo Filiberto Dasi – fondatore a Verucchio del Centro “Pio Manzù” – e alla sua amicizia con gli storici dell’arte Lionello Venturie Giulio Carlo Argan.

Le opere sono collocate al piano nobile del palazzetto ottocentesco che ospitava il medico condotto del paese. L’interno dell’edificio, decorato con affreschi, è statorecuperato dopo un meticoloso e accurato restauro curato dal team guidato dalla dottoressa Adriana Malpiedi di Macerata. Un investimento di oltre 600 mila euro, per più 200 mila finanziato dalla Regione Emilia-Romagna,

“Il piano nobile era costituito originariamente da due stanzette affrescate: la prima, che nel tempo era stata ricoperta da calce bianca, è stata riportata all’antico splendore. Nella seconda, sono state recuperate le tracce rimaste perché gli affreschi del soffitto sono purtroppo andati irrimediabilmente persi a causa di un crollo. E’ stato un lavoro accuratissimo per cui sono occorsi mesi” spiega l’architetto Giovanna Giuccioli che ha coordinato i lavori assieme a Giulia Rossi.

Oltre ai due ambienti, l’intervento complessivo da oltre mezzo milione di euro iniziato nel 2019, che ha dovuto subire anche i ritardi dovuti alla pandemia, ha visto il recupero di un grande salone con travi a vista dotato di pavimento a parquet, il rifacimento dell’impiantistica elettrica, idraulica e di riscaldamento e la realizzazione di bagni a norma e di un montascale per abbattere le barriere architettoniche consentendo l’accesso ai disabili.

L’Istituto Beni Culturali dell’Emilia Romagna ha completato la catalogazionedelle quasi 200 opere di proprietà del Comune che è possibile vedere anche online sul sito dell’Ibc Regione Emilia Romagna.

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