Da Roma in vacanza a Riccione da 50 anni: la storia di Vincenzo e Luciana

Con il riconoscimento di “Ambasciatori di Riccione nel mondo” la città ha voluto rendere omaggio ai coniugi

A cura di Redazione
05 settembre 2025 12:22
Da Roma in vacanza a Riccione da 50 anni: la storia di Vincenzo e Luciana -
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Ci sono amori che non conoscono stagioni, ma che tornano ogni anno con la stessa intensità, come il primo giorno. È così per Vincenzo Salvatori, classe 1949, e per sua moglie Luciana Garofalo, classe 1952, che da mezzo secolo hanno scelto Riccione come luogo del cuore. Per questo legame profondo e ininterrotto con la città, mercoledì 3 settembre Vincenzo e Luciana sono stati insigniti del titolo di “Ambasciatori di Riccione nel mondo”. A consegnare il riconoscimento è stato il presidente del Consiglio comunale Simone Gobbi, proprio nel luogo a loro più caro: l’hotel Villa Mirna, teatro di cinquant’anni di ricordi, affetti e vacanze che sanno di casa.

Provenienti da Castel Madama, alle porte di Roma, dal 1975, Vincenzo e Luciana trascorrono le loro vacanze sempre a Villa Mirna, divenuta una casa lontano da casa, gestita con calore e dedizione dalla famiglia Fraternali. Qui, tra il sorriso di Agostino prima e quello del figlio Massimo poi, Vincenzo e Luciana trovano un’atmosfera intima e familiare, fatta di attenzioni semplici e autentiche, che negli anni ha cementato un legame di stima e fiducia con chi li accoglie.

Estate dopo estate, le vacanze a Riccione si arricchiscono di nuovi capitoli con l’arrivo dei figli Fabrizio e Barbara, che da bambini li seguono con entusiasmo e, una volta cresciuti e con famiglie proprie, talvolta tornano a Riccione per condividere insieme quei ricordi. Oggi Vincenzo e Luciana continuano a scegliere Villa Mirna, dove trascorrono le loro giornate accompagnati dal fratello di lei, Paolo, con la moglie Pina, e dall’amica Adele. Il tempo scorre sereno tra il mare, le passeggiate e lunghe conversazioni che rendono preziosa ogni estate.

Con il riconoscimento di “Ambasciatori di Riccione nel mondo” la città ha voluto rendere omaggio non solo al legame profondo e mai interrotto dei coniugi Salvatori con Riccione, ma anche al valore del turismo affettivo: quel sentimento che trasforma una destinazione in un luogo del cuore, capace di farti sentire come a casa.

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