Da San Vito arriva il primo burger vegetale made in Romagna che mette tutti d'accordo
L'ideatore Federico Bordoni: "Sfido chiunque a notare la differenza"

Gli hanno lanciato il guanto di sfida. E Federico Bordoni, chi lo conosce lo sa, è uno che nelle sfide, anche quelle impossibili, ci sguazza da sempre. Del resto l'idea di una paninoteca inclusiva, che riuscisse finalmente a portare la pace tra i sostenitori dei vari regimi alimentari, gli frulla in testa da tempo. È iniziata così la nuova impresa di Birgo Burger, la prima hamburgeria romagnola per il delivery nata il 4 dicembre 2013 dalla macelleria di famiglia, che dopo il successo della linea gluten free rilancia con una proposta audace, l'ennesima: creare il primo hamburger plant based romagnolo, completamente vegetale. Ma dal gusto e dalla consistenza talmente simile alla carne che sorprenda anche i carnivori più convinti.
"E ci siamo riusciti", assicura Bordoni. "Vi sfido a notare la differenza tra i due hamburger. Impossibile. Abbiamo inventato un prodotto che mette tutti d'accordo e piace ai vegani quanto agli amanti della carne. Insomma, un prodotto che non divide, ma unisce". Una sfida insolita? Forse. Ma non per Birgo, che ha fatto della sperimentazione e del coraggio il proprio marchio. Del resto, il payoff dell’azienda – una storia di campagna – non è un vezzo creativo: racconta davvero un’origine rurale, fatta di mani lavoratrici e idee nate nel retrobottega di una macelleria a San Vito, nel cuore della provincia Riminese. "Non si tratta di un cambio di rotta, ma di una rivoluzione pacifica", precisa Federico Bordoni, che ha aperto la prima paninoteca insieme al fratello Filippo 12 anni fa. "Una sorta di tregua alimentare che rinuncia alla retorica della contrapposizione – carne contro vegani, pancetta contro tofu – e propone invece una nuova idea di convivenza", aggiunge.
L'hanno chiamato Birgo Revolution Burger, tanto per inquadrare la portata della sfida e capire il livello di interesse che c'è dietro a questo ennesimo switch. La nuova linea di panini vegetali – lanciata lo scorso 10 luglio - conserva tutto il gusto autentico di Birgo, arricchendo il menù e aprendo le porte a chi, per motivi etici, salutistici o anche dietetici, sceglie di non consumare prodotti di origine animale. È una dichiarazione d’intenti che punta a trasformare il gusto in terreno comune, non in trincea. Birgo Burger non rinnega la propria identità, la espande. Diventa ancora di più “l’hamburgeria di tutti”, portando ogni weekend sulle tavole e ormai anche su tutte le spiagge della Riviera centinaia di panini in versione delivery. In Italia i vegetariani rappresentano ormai quasi il 10% della popolazione e l’Emilia-Romagna è tra le regioni dove questo stile alimentare è in costante crescita. Birgo, con la sua nuova proposta, dimostra che la tradizione può evolversi senza smettere di essere se stessa. La sfida gluten free è stata vinta. Ora, Birgo punta a conquistare anche i cuori (e i palati) di chi crede che un nuovo modo sia possibile. E, conoscendoli, c’è da scommettere che ce la faranno.