Dalla Riviera alla Camera dei Deputati: Fabrizio Nanni ambasciatore del Made in Italy nel mondo
Il riminese, Ceo di Pasital, oremiato a Montecitorio
Fabrizio Nanni, riminese e ormai vero simbolo del made in Italy, è tornato in questi giorni a Roma su invito della fondazione Niaf per intervenire – insieme ad altri imprenditori del settore alimentare - su temi legati al prodotto, all’economia e alle prospettive di export verso gli Stati Uniti. Lo ha fatto in una conferenza tematica alla Camera dei Deputati, aperta dal Ministro dell'Economia Giancarlo Giorgetti e dal vice-presidente della Camera Giorgio Mulè. Tra i relatori anche Stefano Pontecorvo, presidente del consiglio d'amministrazione di Leonardo S.p.A .
Per Nanni, che a Rimini era passato dalla nightlife alla ristorazione, il presente si chiama Pasital. L'azienda marchigiana, che ha rilevato solo un anno fa e che sta traghettando verso il futuro, lo ha finalmente consacrato come imprenditore di successo: martedì è stato proprio Nanni a ritirare il premio "Eccellenza italiana per la Promozione del Made in Italy" conferito a Pasital dall'associazione Italian Producers. Un esempio concreto – come più volte ribadito in sala - di impresa che costruisce economia attraverso la qualità con l'obiettivo di unire artigianalità e metodo industriale e offrire qualità costante e affidabile a GDO e Ho.Re.Ca, in Italia e all'estero. "Noi non raccontiamo l'Italia, la costruiamo, una pasta alla volta, un'idea alla volta. In Pasital, ogni fase nasce da un legame diretto con chi produce", ha raccontato, anche con una certa emozione, Fabrizio Nanni. "Conosciamo le persone, i campi, gli orti, le mani cui arrivano le nostre materie prime".
"Perché il made in Italy non è un ricordo del passato, è una storia viva", ha poi ribadito ieri l'imprenditore durante la conferenza "Europa, Canada, USA: Costruire Economia", organizzata dal Niaf in collaborazione con il Comitato degli Italiani nel Mondo."Quando pensiamo italiano, stiamo già costruendo economia. Perché il Made in Italy non è una formula da stampare su una confezione: è una forma mentis che genera valore, occupazione e fiducia".
"Ma un pensiero, da solo, non basta", ha aggiunto davanti al gotha della politica e dell'economia. "Ha bisogno di qualcuno che lo porti nel mondo. Ha bisogno delle persone giuste. Perché la vera forza di un’impresa non sta nella sua struttura, ma nella mentalità di chi la guida e la compone".
Nel suo efficace storytelling, l'imprenditore ha provato a delineare il suo personale significato di made in Italy."E' la differenza nel mondo dell'uguale. E' nelle personalizzazioni non automatiche, nella sensibilità delle persone, inizia proprio dove l'algoritmo si ferma. Non nella media perfetta, ma nella differenza perfetta". Applausi.
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