Dall'antiquario spunta tabernacolo rubato: riminese condannato per ricettazione

Tabernacolo rubato nella Chiesa di San Lorenzo in Guinza ritrovato dai Carabinieri in un negozio di antiquariato: nei guai 39enne riminese

A cura di Riccardo Giannini Redazione
14 febbraio 2024 19:41
Dall'antiquario spunta tabernacolo rubato: riminese condannato per ricettazione - Aula Tribunale ARCHIVIO
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Un 39enne riminese è stato condannato a un anno e 9 mesi di reclusione, imputato per ricettazione, in relazione al ritrovamento di un tabernacolo in legno policromo, che era stato rubato nella Chiesa di San Lorenzo in Guinza, a Mercatello sul Metauro, nell’entroterra pesarese.

L’8 aprile 2022 i Carabinieri del nucleo tutela patrimonio artistico-culturale operarono un controllo in un negozio di antiquariato del pesarese, trovando il tabernacolo. L’antiquario riferì che un uomo glielo aveva portato e lasciato, dicendosi indeciso sul restaurarlo o se venderlo. Qualche giorno dopo inoltrò alle forze dell’ordine una fotocopia della carta di identità del 39enne, dicendo che era stato lui a consegnare il cimelio.

I Carabinieri, accertato che l’antiquario fosse ignaro della provenienza illecita del tabernacolo, indagarono quindi il riminese, difeso dall’avvocato Piero Ippoliti Martini. Davanti al giudice ha respinto le accuse, dicendo di aver avuto un unico contatto con l’antiquario: in quell’occasione, ha riferito, gli aveva venduto una copia di un’applique d’epoca (una lampada da parete) e gli aveva lasciato una fotocopia del documento, come da richiesta dell’acquirente. La Procura aveva chiesto 3 anni, il giudice ha emesso sentenza di condanna a 1 anno e 9 mesi di reclusione, pena sospesa. L’avvocato Piero Ippoliti Martini ha annunciato ricorso in appello.

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