Degrado all'ex Questura, Asi attacca: "Parole assessore illudono i residenti. Noi gli unici a poter risolvere"

Ex Questura, assessori incontrano i cittadini. Asi indispettita per le parole di Magrini e Frisoni

A cura di Riccardo Giannini Redazione
02 febbraio 2024 13:05
Degrado all'ex Questura, Asi attacca: "Parole assessore illudono i residenti. Noi gli unici a poter risolvere" - Ex Questura di Rimini
Ex Questura di Rimini
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Nuovo capitolo della querelle tra Comune di Rimini e Ariminum Sviluppo Immobiliare sulla riqualificazione dell’ex Questura e dell’area su cui sorge. Marco Da Dalto, curatore per Asi del progetto Rimini Life, replica piccato alle parole degli assessori Magrini e Frisoni, che nelle ultime ore hanno incontrato i residenti di via Bassi.

“Senza polemica, ma con sincero stupore, vorrei chiedere all’assessore Magrini: Ma davvero lei ha raccontato ai cittadini, al Prefetto e al Questore che con l’ordinanza ad ASI per il mantenimento del decoro e di sigillatura degli accessi, il passaggio di polizia locale borghese due volte alla settimana dei Vigili, il presidio fisso delle forze dell’ordine, ovviamente tutto a spese dei cittadini perché si spende denaro pubblico, le multe alla proprietà, lei pensa di risolvere il problema della sicurezza e del degrado?” , attacca Da Dalto.

Asi si sta adoperando per garantire decoro: “Basta visitare il compendio ed è evidente la recinzione alta tre metri che lo circonda, i cancelli chiusi, la segnalazione di proprietà privata e di pericolo, ma anche la pulizia e il decoro lungo tutte le aree esterne. E il Comune lo sa bene. Si aggiungano la vigilanza privata e l’illuminazione notturna. Stiamo spendendo centinaia di migliaia di euro per questo, con l’aggiunta di 200.000 euro l’anno per l’IMU, versata al Comune come se fosse un edificio fruibile”.

Ma questo non basta: “Quello che deve essere chiaro è che la sicurezza del quartiere non potrà mai essere risolta con le azioni promesse dall’assessore Magrini. Sono parole che illudono i cittadini“, sottolinea Da Dalto.

Sulle parole della Frisoni, Da Dalto evidenzia: “Ma davvero ha raccontato ancora ai cittadini, al Prefetto e al Questore che il supermercato è un hub logistico, quando la sua stessa amministrazione l’ha riconosciuto supermercato con un parere dell’ufficio del commercio? Ha potuto guardare nelle documentazioni in suo possesso come è suddivisa l’area accessoria e che è cristallino che non sia un hub logistico?“.

Il nodo focale del muro che in questo momento divide Asi e l’amministrazione è proprio questo: a palazzo Garampi non si fanno i salti di gioia per la volontà del privato di realizzare un supermercato, demolendo l’immobile dell’ex Questura, con un hub logistico per le merci che porterà ad un aumento del traffico in via Roma; dall’altra parte si nega fermamente che questo hub sia nel progetto.

Il Comune di Rimini rimanda tutto al nuovo Pug, mentre la proprietà spinge per la demolizione dell’ex Questura, togliendo un luogo in cui si segnalano fenomeni di bivacco e degrado, e la realizzazione del supermercato, essendo riscontrabile l’interesse pubblico che giustificherebbe un accordo senza dover aspettare appunto il nuovo Pug.

Il problema del degrado però, evidenzia Asi, non è legato solo all’immobile dell’ex Questura.

“Non è solo l’edificio il problema, ma il contesto, ulteriore motivo per cui riteniamo pericoloso ed anacronistico che il Comune voglia realizzare Palazzine pubbliche per mandarci ad abitare famiglie fragili e bambini. Noi vogliamo la realizzazione di palazzine sociale e RiminiLife le implementava, ma in un contesto sicuro e riqualificato“, spiega Da Dalto.

Asi rimane comunque a disposizione del Comune, rilanciando (per l’ennesima volta) quella che si può definire “ultima proposta”: “RiminiLife – argomenta Da Dalto – è ancor di più una risposta al degrado e all’insicurezza con l’ultima proposta in cui potremmo rinunciare a ben 17.600 mq dei 23.773 mq acquistati per abbattere immediatamente il degrado, creare vitalità e sicurezza. La presenza del supermercato garantirà la sorveglianza di tutte le aree attigue h 24 e manterrà in perfetta manutenzione i parchi e i parcheggi pubblici afferenti”.

Con la cessione gratuita delle restanti aree – aggiunge Da Dalto – l’amministrazione potrà meglio collocare le palazzine pubbliche e sociali e di conseguenza gli spazi pubblici anche a supporto dell’auspicata ristrutturazione dello stadio”.

Il traffico non è certamente un problema: Da Dalto parla di “favola che non regge più“.

“È evidente – spiega – che le nostre analisi depositate, puntuali e scientifiche, siano basate su 23.600 mq di edifici realizzabili oltre le palazzine pubbliche e sociali ed hanno dimostrato che non vi è impatto negativo sul traffico. Essendo disponibili a rinunciare a 17.600 mq di funzioni è chiaro a tutta la città che l’impatto sul traffico sia ininfluente”

“Rinnoviamo la disponibilità – chiosa Da Dalto – ad un incontro anche con il Prefetto e il Questore, convinti che il sindaco ha tenuto duro fin qui proprio per ridurre l’edificazione e avere più aree gratuite. Confidenti che noi e la città non dovremmo convincerci di qualcosa di differente”.

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