Donazione solidale: l'ospedale Franchini riceve nuove apparecchiature mediche
Un ecografo e nuovi presidi per l’ospedale di Santarcangelo: il sostegno di Silvio Sancisi e Paolo Onofri
La dotazione di strumenti per la diagnostica dell'Ospedale “Franchini” di Santarcangelo si è arricchita di nuove apparecchiature: un ecografo per l'attività clinica del reparto di Medicina Interna e Lungodegenza, due sonde e ulteriori presidi assistenziali. Un potenziamento reso possibile grazie a una generosa donazione da parte della cooperativa sociale Silvio Sancisi che, in sinergia con l’associazione santarcangiolese Paolo Onofri, ha compiuto un significativo gesto di grande sostegno alla sanità pubblica.
Alla cerimonia di ringraziamento e consegna hanno partecipato: la dottoressa Ivonne Zoffoli (Direzione Medica del Presidio Ospedaliero Rimini-Santarcangelo-Novafeltria), il dottor Luca Morolli, Direttore U.O. Medicina Interna e Lungodegenza dell'Ospedale Franchini, Giorgio Ioli, presidente della onlus che da anni presta il suo servizio di solidarietà nel campo medico-scientifico, insieme con alcuni rappresentanti della stessa associazione, Maria Rosa Antolini, presidente della cooperativa sociale Silvio Sancisi, affiancata anche da altri soci, il sindaco di Santarcangelo, Filippo Sacchetti, con l’Assessore comunale alla Sanità, Filippo Borghesi.
“Questa donazione rappresenta un importante arricchimento della strumentazione del nostro ospedale – ha dichiarato il dottor Morolli aprendo la cerimonia - Il nuovo ecografo portatile ci permetterà di eseguire la diagnostica direttamente al letto del paziente, migliorando l’offerta per la nostra utenza e rendendo ancora più efficiente il lavoro dei nostri professionisti. Con i fondi donati sono state acquistate anche due sonde aggiuntive per un ecografo già in dotazione, ampliando così la nostra capacità diagnostica. Inoltre, sono stati acquisiti specifici presidi assistenziali per il reparto di Medicina. Ringrazio sentitamente la cooperativa Silvio Sancisi e l’associazione Paolo Onofri per il loro costante impegno a favore del nostro ospedale”.
“Desidero innanzitutto ringraziare la cooperativa Silvio Sancisi, nella persona della presidente Maria Rosa Antolini e tutti i soci presenti – gli ha fatto eco Giorgio Ioli, presidente della Paolo Onofri - Grazie alla loro collaborazione siamo riusciti a donare l’ecografo e le due sonde aggiuntive, che consentono di estendere la capacità diagnostica, in particolare per l’esecuzione di ecocardiogrammi. Ci auguriamo di poter continuare anche nei prossimi anni a raccogliere fondi da destinare all’Ospedale di Santarcangelo, così da migliorarne sempre più la qualità del servizio e l’offerta diagnostica”.
“Quando abbiamo proposto ai soci della cooperativa di contribuire economicamente all’Ospedale di Santarcangelo – ha spiegato Maria Rosa Antolini - abbiamo ricevuto un consenso unanime ed entusiasta. È stata una conferma chiara del legame profondo che unisce la comunità santarcangiolese all’Ospedale Franchini, un punto di riferimento storico per tutti gli abitanti del nostro territorio. Guardando al futuro, sarà sempre più importante sostenere realtà come questa, perché il valore di una sanità vicina al cittadino è fondamentale. È significativo osservare come strutture pubbliche come il Franchini smentiscano nei fatti l’idea che solo il privato possa garantire qualità: qui il modello pubblico dimostra ogni giorno la sua forza e la sua capacità di prendersi cura delle persone. Ci auguriamo che una donazione come la nostra, proveniente da un ente mutualistico, possa essere un esempio concreto per tutte le altre realtà del Terzo Settore che operano a sostegno della comunità”.
“Oggi dimostriamo ancora una volta quanto sia forte, nel nostro territorio, la volontà di sostenere il nostro ospedale anche nei momenti più complessi – ha dichiarato l'assessore Filippo Borghesi - Una vicinanza che non è formale, ma concreta, e che nasce dall’impegno di realtà diverse che scelgono di mettersi in gioco insieme. Non è un caso che ci ritroviamo qui, dentro l’ospedale, un luogo che rappresenta l’incontro naturale tra cooperazione sociale, associazioni, professionisti sanitari e istituzioni. È proprio questa eterogeneità a rendere possibile un risultato come questo: accogliere una nuova tecnologia, un investimento economico importante, che si affianca all’impatto continuo delle tante realtà sociali e sociosanitarie presenti sul nostro territorio. La formazione, le attività condivise, le donazioni sono scelte che testimoniano una fiducia profonda nell’ospedale e nel lavoro che qui si svolge. C’è chi dona strumenti, chi partecipa ai progetti, chi – come recentemente – ha avviato un laboratorio nato da un percorso condiviso con l’associazione coinvolta. Tutto questo ci restituisce un messaggio semplice ma potente: contribuire a questo luogo significa migliorare concretamente la qualità della sanità per i nostri concittadini. E per questo desidero ringraziare tutte le persone e le realtà che continuano a credere in questo impegno comune”.
“Un ringraziamento sentito e sincero, a nome dell'Amministrazione Comunale e di tutta la nostra comunità, alla cooperativa Silvio Sancisi per questa importante donazione – ha concluso il Sindaco Filippo Sacchetti - che rappresenta un gesto straordinario di attenzione verso la nostra comunità. Al di là del pur importante aspetto economico, ciò che conta davvero è il significato di questo contributo: un segnale forte di responsabilità civica e di vicinanza al nostro ospedale. Questa è una delle donazioni più rilevanti che l’Associazione Paolo Onofri abbia mai ricevuto e consentirà di migliorare concretamente l’attività clinica, potenziare le attrezzature e integrare quanto già presente, in un momento in cui il sistema sanitario vive una fase di oggettiva fragilità. In Romagna il rapporto tra pubblico e privato sta svolgendo un ruolo decisivo: le donazioni, pur rappresentando una percentuale minima del bilancio complessivo dell’AUSL, producono un impatto fondamentale, soprattutto sul piano delle apparecchiature e del sostegno operativo ai reparti. A Santarcangelo l’ospedale è sempre stato un punto di riferimento identitario e la vostra scelta rafforza un messaggio importante alla cittadinanza: non possiamo distogliere lo sguardo dalle cose che davvero contano. Se vogliamo aiutare la collettività, dobbiamo farlo nei luoghi in cui il bisogno è più evidente, e la salute è certamente uno di questi. Le associazioni e le realtà del territorio, come la vostra, si confermano non solo un prezioso collettore, ma un vero motore di iniziativa e partecipazione”.
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