Dove il suono diventa mistero | Il museo a Bologna dove la musica fa da protagonista
Scopri il Museo della Musica di Bologna: un viaggio tra cimeli unici, affreschi storici e curiosità musicali nel cuore dell'Emilia Romagna.

Un tempio musicale nel cuore di Bologna
Nel cuore pulsante di Bologna, all'interno del prestigioso Palazzo Sanguinetti, sorge il Museo Internazionale e Biblioteca della Musica. Inaugurato nel 2004, il museo offre un percorso espositivo che attraversa sei secoli di storia musicale europea, ospitando una collezione di oltre 100.000 documenti, tra manoscritti, partiture autografe e strumenti musicali rari.
Le nove sale del museo, splendidamente affrescate, raccontano la storia della musica attraverso ritratti di illustri compositori come Padre Giambattista Martini e Wolfgang Amadeus Mozart, strumenti unici come il Clavemusicum Omnitonum del 1606 e preziosi manoscritti originali, tra cui quello del Barbiere di Siviglia di Gioachino Rossini.
Un palazzo ricco di storia e arte
Il Palazzo Sanguinetti, sede del museo, è un edificio storico che risale al XVI secolo. Nel corso dei secoli, ha ospitato personaggi illustri come Gioachino Rossini e ha subito diverse ristrutturazioni, l'ultima delle quali voluta da Eleonora Sanguinetti, che nel 1986 donò il palazzo al Comune di Bologna affinché diventasse un museo dedicato alla musica.
Le sale del palazzo sono decorate con affreschi neoclassici realizzati tra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, offrendo ai visitatori un'esperienza immersiva non solo nella musica, ma anche nell'arte e nella storia architettonica di Bologna.
Eventi, mostre e curiosità
Il museo non è solo un luogo di esposizione, ma anche un vivace centro culturale che ospita concerti, mostre temporanee e rassegne musicali. Tra gli eventi più noti vi è la rassegna estiva Wunderkammer, che combina narrazioni musicali a visite guidate, offrendo un modo unico di esplorare i tesori del museo.
Una delle curiosità più affascinanti riguarda Padre Giambattista Martini, considerato il "padre spirituale" del museo. Il suo vasto carteggio con musicisti e studiosi dell'epoca, tra cui il giovane Mozart, è conservato nella biblioteca del museo, offrendo uno sguardo unico sulla storia della musica.
