“Ecatombe” di sportelli bancari: nel riminese chiusi 49 negli ultimi sei anni, sette Comuni ne sono sprovvisti

Sportelli bancari, nel riminese negli ultimi 6 anni 49 chiusure: lo riporta la Cisl

Bancomat chiuso Sportelli bancari

La Cisl Romagna denuncia la chiusura senza sosta degli sportelli bancari nel territorio romagnolo, un calo iniziato dal 2008.

Nella provincia di Rimini sono ben 7 i comuni sprovvisti di servizio bancario (Casteldelci, Gemmano, Maiolo, Montecopiolo, Montegridolfo, Sassofeltrio e Talamello). Nel dettaglio, nel periodo 2017-2022 si è verificata una diminuzione di 49 sportelli. Sono ben 7 i comuni sprovvisti di sportelli bancari Casteldelci (373), Gemmano (1.135) Montegridolfo (994), Maiolo (801), Montecopiolo (1.028), Sassofeltrio (1.353) Talamello (1.067). Nella intera provincia il valore medio di abitanti per sportello è pari a 1.775 unità.

La chiusura dei 162 sportelli bancari in Romagna ha comportato anche la perdita di 1.395 posti di lavoro. “Questo dato evidenzia come la desertificazione bancaria non abbia solo un impatto negativo sulla disponibilità dei servizi finanziari, ma abbia anche conseguenze significative sul piano occupazionale”, si legge nella nota della Cisl.

“Il trend inesorabile di chiusura degli sportelli bancari, avviato nel 2008 e purtroppo ancora in atto, suscita preoccupazione e attenzione – commentano il Segretario Generale Cisl Romagna, Francesco Marinelli e la Segretaria Generale First Cisl Romagna, Valentina Brandi -. Questa tendenza sta avendo un impatto negativo, soprattutto nei piccoli comuni periferici e tra le persone anziane, che spesso preferiscono l’accesso ai tradizionali servizi bancari fisici rispetto a quelli online”.

“Sottolineiamo l’importante funzione sociale che le banche rivestono, andando oltre la loro natura di imprese – continuano i segretari -. Va considerato il ruolo significativo che le istituzioni finanziarie possono avere nel promuovere il benessere sociale e contribuire allo sviluppo occupazionale ed economico del Paese”.

“È di fondamentale importanza – proseguono – che le banche valutino attentamente di promuovere l’ampliamento dei servizi bancari e il ritorno alla territorialità, anche da parte delle grandi istituzioni finanziarie. Inoltre, è essenziale cercare soluzioni innovative per erogare servizi ai clienti in modo compatibile con l’attività bancaria tradizionale. Questo approccio rappresenta una strada da percorrere per conciliare gli obiettivi di profitto con il beneficio sociale, favorendo una maggiore inclusione finanziaria e sostenendo il benessere delle comunità locali, soprattutto nelle aree periferiche, dove i servizi bancari rivestono un ruolo vitale nel sostegno del tessuto sociale ed economico delle comunità locali”.

“Solo attraverso una maggiore collaborazione e un’attenzione mirata verso le specifiche esigenze delle diverse realtà locali, – concludono Marinelli e Brandi – sarà possibile costruire una rete di servizi bancari più inclusiva ed efficace, in grado di soddisfare le necessità di tutti i cittadini e contribuire al progresso dell’intera società”.

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading