Eremo di Montecopiolo, cittadini in fermento: "Riaprite il rifugio". Burocrazia ha bloccato tutto per 9 anni
La Diocesi di San Marino-Montefeltro: presentato progetto di riqualificazione nel 2014, le autorizzazioni arrivate nella primavera del 2023

La Diocesi di San Marino-Montefeltro in una nota fa chiarezza sulla situazione del rifugio all’Eremo di Montecopiolo, sul Monte Carpegna, a seguito delle proteste di alcuni cittadini, che hanno stampato manifesti chiedendo urgentemente una riqualificazione della struttura, fondamentale in ottica turistica, e quindi la sua riapertura.
Nel 2014 la curia ha presentato agli organi competenti un progetto di ristrutturazione, mediante interventi di risanamento igienico-funzionale, adeguamento alle norme antisismiche e miglioramento dell’efficienza energetico-ambientale.
“Nonostante l’impegno profuso nel richiederne il perfezionamento, dopo oltre 4 anni le pratiche autorizzative non erano ancora giunte a buon fine”, rileva la diocesi, mentre il rifugio è stato chiuso.
“Vale la pena ricordare che la prima proposta progettuale presentata dalla Diocesi, frutto di una lunga interlocuzione con gli Enti Preposti al rilascio delle autorizzazioni e con gli operatori turistici del luogo, risale al 2006”, spiega la nota.
La curia,“con volontà chiara e documentabile”, ha cercato di spingere per la riqualificazione, ma solo nella primavera scorsa, con rallentamenti dovuti al passaggio di Montecopiolo dalle Marche all’Emilia Romagna, è stato rilasciato il provvedimento conclusivo sulla proposta progettuale presentata nel 2014.
La riqualificazione può dunque entrare nel vivo. Dalla diocesi viene comunque rinnovato l’invito, a turisti e pellegrini, “a visitare il Santuario Mariano della Madonna del Faggio, un gioiello da sempre custodito in maniera impeccabile, luogo di preghiera, di meditazione e di bellezza”.