Esiste a Rimini un ponte che ha fatto tremare Hitler | La sorprendente verità che ha salvato il Ponte di Tiberio
A Rimini c'è un ponte romano che ha ingannato Hitler: la vera storia dell'ufficiale tedesco che lo salvò da una distruzione certa.

Il piano distruttivo di Hitler e la sorprendente resistenza del Ponte di Tiberio
Durante la ritirata tedesca del 1944, Adolf Hitler ordinò la distruzione di tutti i ponti strategici, incluso lo storico Ponte di Tiberio di Rimini, per rallentare l’avanzata degli Alleati. Ma qualcosa andò storto... o meglio, qualcosa andò giusto.
Il ponte, costruito oltre 2000 anni fa in epoca romana, sembrava destinato a essere raso al suolo, come tanti altri simboli architettonici in Italia. Eppure, contro ogni aspettativa, rimase in piedi. Il motivo? Un uomo solo: il maresciallo tedesco Willi Trageser, responsabile del genio militare della Wehrmacht, ricevette l'ordine di piazzare otto cariche esplosive sotto il ponte. Le installò. Le attivò. Ma sei cariche non esplosero. Le due che deflagrarono causarono solo danni minimi. Trageser allora mentì al comando: dichiarò che il ponte era stato distrutto e se ne andò. Un atto di sabotaggio... contro i suoi stessi superiori.
L’eroe silenzioso di Rimini e un monumento salvo
Per anni, nessuno seppe chi fosse il salvatore del ponte. Solo decenni dopo, tra archivi e testimonianze, il suo nome tornò a galla. Alcuni lo identificarono in Rudolf Rennecke, un ufficiale incontrato dal prof. Zanoni nel 1974. Ma i documenti ufficiali oggi puntano con più certezza su Trageser, che rischiò la corte marziale pur di salvare un’opera d’arte millenaria.
Il Ponte di Tiberio, oggi uno dei simboli più amati di Rimini, resiste ancora alle intemperie del tempo e della storia. Ogni anno migliaia di turisti lo attraversano senza sapere che quel camminamento millenario sopravvive grazie alla disobbedienza di un solo uomo.
Curiosità: quel ponte è sopravvissuto a più di 30 terremoti
Il Ponte di Tiberio non ha solo superato guerre, eserciti e nazisti: ha resistito a più di 30 terremoti documentati nei secoli e oltre 2000 anni di storia. È uno dei pochi ponti romani ancora percorribili ogni giorno, una meraviglia d’ingegneria che ha visto passare imperatori, truppe medievali, auto moderne... e che ha sfidato perfino Hitler.