Esiste un luogo a Rimini che sembrava perduto per sempre | Il Teatro Galli e i segreti che nessuno ti ha mai raccontato
Il Teatro Galli di Rimini, capolavoro neoclassico, risorge dopo 75 anni: storia, ricostruzione e curiosità archeologiche sotto il palcoscenico.

Un capolavoro neoclassico nel cuore di Rimini
Nel 1857, Rimini celebrava l'inaugurazione del suo nuovo teatro, progettato dall'architetto Luigi Poletti. Con una facciata imponente e interni decorati con stucchi e affreschi, il Teatro Galli divenne rapidamente un simbolo della città e un punto di riferimento culturale.
Tuttavia, durante la Seconda Guerra Mondiale, il teatro subì gravi danni a causa dei bombardamenti. La sala e il palcoscenico furono distrutti, lasciando solo la facciata e parte del foyer intatti. Per decenni, il teatro rimase in rovina, simbolo delle ferite della guerra e dell'incertezza sul suo futuro.
Una rinascita attesa 75 anni
Dopo anni di dibattiti e progetti, nel 2010 fu approvato un piano di ricostruzione filologica del teatro, mirato a restituire l'aspetto originario progettato da Poletti. I lavori iniziarono nel 2014 e si conclusero nel 2018, con un investimento complessivo di oltre 36 milioni di euro, di cui 31,7 milioni stanziati dal Comune di Rimini e 4,7 milioni dalla Regione Emilia-Romagna.
Il 28 ottobre 2018, il Teatro Galli riaprì finalmente le sue porte con una rappresentazione de "La Cenerentola" di Rossini, interpretata dalla celebre mezzosoprano Cecilia Bartoli. L'evento segnò la rinascita di un luogo simbolo per la città e per l'intera Emilia-Romagna.

Un tesoro archeologico sotto il palcoscenico
Durante i lavori di ricostruzione, gli archeologi scoprirono sotto il teatro i resti di una basilica paleocristiana, due domus romane e un sepolcreto urbano. Questi reperti sono ora visibili nel museo archeologico realizzato sotto la platea del teatro, offrendo ai visitatori un'esperienza unica che unisce arte, storia e archeologia.
Curiosità: un sipario salvato dalle bombe
Uno degli elementi più affascinanti del Teatro Galli è il suo sipario storico, dipinto da Francesco Coghetti nel 1855, raffigurante "Cesare al passaggio del Rubicone". Durante la guerra, il sipario fu salvato dalla distruzione grazie all'intervento del custode del teatro, che lo nascose a San Marino. Restaurato nel 2017, il sipario è tornato al suo posto, testimone silenzioso della resilienza e della rinascita di Rimini .