Ex cava di Monte Ceti torna operativa. Cittadini preoccupati, "Impatti ambientali: polveri, odori e rumori"
Ex cava di Monte Ceti torna operativa, i cittadini chiedono monitoraggio e non utilizzo di materiale esterno per il ripristino delle aree scavate

Una parte della ex cava di Monte Ceti tornerà operativa. L’area è stata acquisita da una ditta di Rimini che ha ottenuto i permessi per iniziare gli scavi di estrazione del materiale.
Martedì scorso (3 settembre), presso la Fattoria Fontetto, si è tenuto un incontro organizzato dall’amministrazione comunale di Novafeltria per presentare il progetto, a cura della ditta proprietà, di estrazione e ripristino dell’ex cava di Monte Ceti. Erano presenti il sindaco Stefano Zanchini, gli assessori Fabio Pandolfi e Monia Amadei, che hanno anticipato il piano di interventi di compensazione, partendo da una costante manutenzione degli asfalti e dalla riqualificazione del circolo Arci.
Un gruppo di cittadini, a margine dell’incontro, ha espresso le proprie contrarietà e perplessità, in primis per il previsto passaggio dei camion sulla via Uffogliano, un veicolo all’ora, chiedendo l’utilizzo di una strada alternativa. “Pochi giorni fa a Uffogliano ci siamo svegliati con questa sorpresa che ci lascia pochissimo tempo per elaborare un evento così significativo perché il termine di presentazione delle osservazioni al progetto sarà il 12 settembre 2024”, rimarcano i cittadini.
Ai quali non rimane sostanzialmente che effettuare delle richieste. “Ci è stato detto che useranno le mine, questo creerà disagi ai cittadini, con i vetri delle finestre che vibreranno“, fanno sapere i cittadini, che chiedono appunto monitoraggio delle operazioni (in particolare per la guglia ovest) e anche l’installazione di apparecchi sismologici sui muri delle abitazioni.
Ma il punto dolente per i cittadini, secondo quanto riferito ad altarimini.it, è la parte riferita al ripristino delle aree scavate con materiale di terreni esterni. “Non si escludono impatti ambientali significativi legati alla produzione di polveri, odori ed emissioni acustiche”, sottolineano. La richiesta è che il ripristino delle cavità prodotte sia fatto con materiale presente sul posto, senza materiale esterno.