Falsi titoli di studio per scalare le graduatorie d'insegnamento: 12 indagati, 3 ai domiciliari
Tre indagati sono ai domiciliari per false qualifiche in graduatorie d'insegnamento

Sono stati rintracciati in un residence a Rimini tre dei dodici indagati dalla Procura di Foggia con l’accusa, a vario titolo, di avere prodotto e impiegato false attestazioni e titoli di studio utili a scalare le graduatorie per l’insegnamento.
Tre indagati – due appunto rintracciati a Rimini – sono ai domiciliari, per altri nove è scattata sospensione dall’esercizio dell’attività di insegnamento.
Le ipotesi di reato, riferisce l’ANSA, sono il concorso in falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, esercizio abusivo della professione e favoreggiamento personale.
L’operazione è stata eseguita dai carabinieri di Cerignola nelle province di Foggia e Caserta: secondo gli inquirenti un’avvocata del foro di Foggia, il marito insegnante e il dirigente di un istituto paritario, in concorso tra loro, hanno indotto in errore gli uffici scolastici provinciali mediante certificati falsi e comunicazioni Unilav che documentavano, per gli anni compresi tra il 2018 e il 2023, rapporti lavorativi con una scuola paritaria in provincia di Caserta.
Questo, secondo il teorema accusatorio, ha consentito a nove persone di iscriversi nelle graduatorie provinciali di supplenza in una posizione determinata da punteggi calcolati sulla base di false attestazioni.