Farmacisti scendono in piazza a Rimini per il rinnovo del contratto: alta adesione allo sciopero
I sindacati attaccano Federfarma: "Indisponibile a riconoscere incrementi retributivi e soluzioni normative in linea con l’aumento del costo della vita"
Oggi (giovedì 6 novembre) giornata di mobilitazione per l'80% dei dipendenti delle farmacie private in provincia di Rimini, a sostegno del rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro, scaduto il 31 agosto 2024. Lo sciopero, indetto dalle federazioni di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs, ha seguito l’esito negativo della procedura di raffreddamento e conciliazione svolta il 20 ottobre scorso, dopo la rottura del tavolo negoziale con l’associazione datoriale di settore Federfarma, che, attaccano i sindacati, "continua a mostrarsi indisponibile a riconoscere alle lavoratrici ed ai lavoratori dipendenti dai propri associati incrementi retributivi e soluzioni normative in linea con l’aumento del costo della vita, rispondenti alle caratteristiche professionali degli stessi e confacenti al contesto lavorativo nel quale operano".
In provincia di Rimini sono occupati circa 500 farmacisti e la mobilitazione si è tenuta nella mattinata davanti al Palazzo della Prefettura; Prefettura che ha ricevuto una delegazione sindacale che ha rappresentato lo stato della vertenza e le ragioni dello sciopero.
"Se le trattative non riprenderanno, con concrete disponibilità a migliorare significativamente i trattamenti economici e normativi, la mobilitazione sindacale andrà avanti", annunciano i sindacati.
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