“Fiera del benessere ma con troppa plastica”: ambientalisti contro RiminiWellness
Esposto alla Regione di Basta Plastica in Mare: “Uso del logo è incoerente con le pratiche osservate durante l’evento”

L’associazione ambientalista “Basta Plastica in Mare Network” presenterà martedì 3 giugno 2025 un esposto alla Regione Emilia-Romagna contro la concessione del logo #Plastic-freER alla manifestazione “Rimini Wellness”, in programma alla Fiera di Rimini.
L’iniziativa, promossa dalla Italian Exhibition Group (IEG), si definisce come salone dedicato a sport, benessere e alimentazione sana, ma secondo i firmatari dell’esposto contrasterebbe con gli obiettivi e i requisiti ambientali previsti dalla strategia regionale per la riduzione delle plastiche monouso.
L’esposto sarà indirizzato al Presidente della Regione Emilia-Romagna Michele De Pascale e all’Assessora all’Ambiente Irene Priolo. La contestazione parte da una premessa chiara: l’associazione, coinvolta nella “Cabina di regia” regionale che ha definito criteri e regolamenti per la concessione del logo #Plastic-freER, chiede coerenza alle istituzioni e rispetto della finalità per cui il marchio è stato istituito, ossia la promozione di buone pratiche ambientali e la tutela della salute pubblica.
Nel documento, si chiede di revocare l’uso del logo alla Fiera di Rimini per la manifestazione Rimini Wellness e per tutte le altre iniziative fieristiche che non garantiscano il rispetto della direttiva europea 2019/904, che vieta o limita l’uso di plastica monouso. In particolare, l’associazione sottolinea l’ampio utilizzo, all’interno dell’evento, di bottiglie e contenitori di plastica venduti nei punti ristoro, in netto contrasto con i principi di riduzione dell’impatto ambientale e della promozione della salute.
Viene inoltre chiesto che, come già avviene in scuole e altre manifestazioni pubbliche, anche negli eventi fieristici si promuova l’uso dell’“acqua del sindaco”, ovvero quella potabile e garantita distribuita tramite fontanelle pubbliche o erogatori, anche grazie al contributo di Romagna Acque. La proposta è semplice: incentivare l’uso delle borracce e limitare drasticamente la vendita di acqua in bottiglie di plastica, su cui Ieg trarrebbe, secondo l’associazione, margini di guadagno rilevanti.
“Non è accettabile che un evento che si presenta come promotore del benessere e della salute– dichiarano i firmatari – contribuisca alla diffusione di micro e nanoplastiche nel nostro organismo, sostanze ormai presenti anche nell’acqua in bottiglia e associate a potenziali rischi per il sistema immunitario”.
A sostegno della denuncia, vengono citate anche valutazioni tecnico-scientifiche e normative: il logo #Plastic-freER, si legge nell’esposto, dovrebbe essere riservato esclusivamente a eventi che autocertificano di non utilizzare prodotti in plastica monouso, come stabilito dalla delibera regionale n. 2000 dell’11/11/2019.
Il documento è firmato dalla presidente Manuela Fabbri e dal vicepresidente Massimo Fusini, con l’adesione di un comitato scientifico e consulenziale composto da esperti in ambiente, diritto, economia e sociologia, tra cui il giornalista e ricercatore Franco Borgogno, il naturalista Marco Affronte, l’avvocato Giulio Del Prete e il docente di sociologia Gabriele Manella.