Fileni, la centralina per rilevare la qualità dell’aria è lontana dalla Cavallara: comitato preoccupato

Fileni, la centralina per rilevare la qualità dell’aria non è posta alla Cavallara, ma a Montemaggio di San Leo. Il comitato Per la Valmarecchia avanza dubbi

Fileni polo avicolo Cavallara

Il comitato Per la Valmarecchia esprime in una nota i propri dubbi sulla correttezza delle rilevazioni sulla qualità dell’aria, in merito alle emissioni del nuovo allevamento Fileni alla Cavallara.

La centralina usata da Arpae per il rilevamento del particolato dell’aria è infatti collocata a Montemaggio, nel comune di San Leo, “a 7 km in linea d’aria dall’allevamento alla Cavallara”.

In pratica la centralina dovrà fornire un report sulla qualità dell’aria prima dell’inizio attività dell’allevamento e poi fare il raffronto. Ma per il comitato il metodo di rilevamento, con una centralina così distante, è impreciso: “7 km di distanza, con il mezzo la valle del Mazzocco e la cresta dei Tausani”.

Dal comitato si chiama in causa la Regione Emilia Romagna: “Crediamo che la Regione anche solo per garbo istituzionale avrebbe dovuto rispondere diversamente alla richiesta avanzata dal Comune di Novafeltria. La qualità dell’aria di Montemaggio non è quella della Cavallara”.

Ma non è solo un problema legato alla distanza della centralina: “La letteratura scientifica spiega che gli effetti negativi delle emissioni di ammoniaca in atmosfera sono rafforzate dall’incontro con gli ossidi di azoto, quelli dei tubi di scappamento della nostre auto: vicino alla Cavallara c’è la Marecchiese, che a Montemaggio non c’è”.

E il comitato aggiunge anche un’ulteriore considerazione legata al progetto di riqualificazione della strada Marecchiese: “Ecco perché ci spaventa l’idea di un raddoppio della statale in destra Marecchia, proprio di fianco al nuovo allevamento”.

“Eppure – chiosa il comitato – per i tecnici Arpa basta la procedura autorizzativa che ha usato le rilevazioni di Montemaggio. Anche per la vicepresidente Priolo va bene così. Solo per la salute pubblica, probabilmente non è la scelta più efficace, e questo a noi cittadini del Comitato per la Valmarecchia, questo non va giù, perciò consideriamo la risposta gravemente insufficiente. Ci sentiamo nuovamente e continuamente traditi da coloro che dovrebbero rappresentarci”.

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