Nel marzo 2023 i sindaci dell’Unione dei Comuni Valmarecchia, dopo un confronto con il locale comitato e uno con l’amministrazione regionale, lanciarono l’idea di una commissione di controllo in merito alla nascita del nuovo stabilimento Fileni alla Cavallara di Maiolo.
Qualche mese dopo il Consiglio dell’Unione dei Comuni Valmarecchia votò l’ordine del giorno proposto da alcuni consiglieri per l’istituzione di questa commissione, con poteri conoscitivi e di intervento.
L’ordine del giorno sembra però caduto nel vuoto e della commissione non si è saputo più nulla: è quanto rileva il consigliere Patrick Wild, che il 27 ottobre ha presentato un’interpellanza in merito. “Avevo già scritto diverse mail sollecitando delle risposte, ma non c’è mai stato un coinvolgimento diretto e una condivisione con la giunta dell’Unione. Abbiamo cercato di capire a che punto fossimo”
Attraverso quell’ordine del giorno, l’intento era di “colmare il gap conoscitivo: non c’è mai stata condivisione con la cittadinanza sul progetto Fileni”.
È mancato “un riscontro tempestivo” alle richieste dei consiglieri promotori dell’iniziativa, Wild in testa: che avevano sollecitato un allargamento nella composizione della commissione, rispetto alla prima ipotesi formulata dai sindaci, e più competenze.
Una lunga fase di stallo – di “attorcigliamento” la definisce Wild – in quanto da una parte nel Consiglio dell’Unione è stato risposto che della costituzione della commissione se ne stesse occupando l’Unione stessa, da una parte invece il procedimento autorizzativo per Fileni rimane in capo alla Regione Emilia Romagna: è dunque la Regione a dover istituire la commissione, coinvolgendo i sindaci dell’Unione?
Ad ogni modo Wild precisa di aver attivato anche i consiglieri regionali. Il tempo trascorre, i lavori dell’allevamento procedono e della commissione non si sa più nulla.
