Fingeva di pagare le tasse per i clienti: sequestrato oltre mezzo milione di euro a un professionista

La Guardia di Finanza sequestra 550mila euro a consulente riminese

A cura di Redazione
21 novembre 2025 09:11
Fingeva di pagare le tasse per i clienti: sequestrato oltre mezzo milione di euro a un professionista -
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I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Rimini hanno sequestrato circa 550.000 euro, ritenuti il profitto dei reati di truffa e appropriazione indebita commessi da un libero professionista riminese ai danni di diversi clienti.

L’indagine ha preso avvio dall’analisi di alcune segnalazioni di operazioni sospette trasmesse dagli intermediari finanziari, nelle quali veniva evidenziato un anomalo e ingente movimento di denaro sui conti correnti del professionista. Sulla base di tali elementi, i finanzieri hanno avviato due verifiche fiscali: una nei confronti del ragioniere e l’altra nei confronti della società di consulenza contabile da lui amministrata.

Gli accertamenti hanno permesso di scoprire che il professionista aveva trattenuto illecitamente rilevanti somme di denaro, inducendo i clienti a versare assegni e bonifici direttamente sui suoi conti personali, con la falsa motivazione di fungere da intermediario per il pagamento dei tributi.

A partire almeno dal 2019, l’uomo – pur provvedendo a versare regolarmente quanto dovuto all’Erario – richiedeva ai clienti importi notevolmente superiori rispetto alle reali imposte da pagare, appropriandosi della differenza. Poiché i contribuenti risultavano in regola con i versamenti, nessuno aveva inizialmente sospettato del comportamento illecito.

Solo grazie alle indagini della Guardia di Finanza i clienti hanno scoperto che le somme richieste dal professionista erano del tutto sproporzionate rispetto agli importi effettivi dovuti al fisco. Nonostante le numerose vittime, soltanto una parte di esse – legate al professionista da un rapporto di fiducia pluriennale – ha scelto di denunciare l’accaduto alla Procura di Rimini.

La Procura, sulla base delle indagini svolte, ha disposto il sequestro preventivo delle somme ritenute profitto del reato, per un totale di circa 550 mila euro.

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