Fingono un malore e chiamano l'ambulanza per avere un passaggio. I due ragazzi ora davanti al giudice
"Il mio amico è svenuto, non so cosa fare, per favore mandate un’ambulanza". Le parole che avevano allertato il 118

Il 30 settembre prossimo la coppia di ragazzi milanesi che nel luglio di due anni fa aveva finto un'emergenza chiamando un'ambulanza durante la Notte Rosa sarà chiamata davanti al giudice per l'udienza di comparizione predibattimentale. Lo riporta Il Resto del Carlino Rimini.
"Il mio amico è svenuto, non so cosa fare, per favore mandate un’ambulanza". Queste le parole che avevano allertato il 118 intervenuto in seguito sul posto, in via Piane, a Coriano, senza un reale motivo. I due avevano finto un'emergenza per poter registrare un video da caricare su Tik Tok, video che raggiunse centinaia di migliaia di visualizzazioni.
I due giovani protagonisti dello scherzo virale erano stati denunciati dall’Ausl Romagna. Interruzione di pubblico servizio e procurato allarme: queste le due accuse che erano state ipotizzate all’epoca dei fatti. Il 30 settembre prossimo la coppia di ragazzi sarà chiamata davanti al giudice, a seguito della citazione diretta esercitata dalla Procura. Il giudice dovrà valutare se sussistano i presupposti per procedere al dibattimento o se eventualmente emettere una sentenza di non luogo a procedere. Attesa la costituzione di parte civile dell’Ausl. La vicenda, esplosa nel luglio del 2023, aveva sollevato un’ondata di polemiche e innescato una raffica di reazioni. Inclusa la condanna, durissima, del ministro Matteo Salvini, che si era scagliato contro il tiktoker autore del video.
"Ragazzi, siamo sperduti in campagna, adesso risolviamo la situazione". Si apre con questa frase la clip pubblicata sul profilo TikTok dell’utente @ssikerim. Sono gli stessi ragazzi protagonisti del video a esplicitare, davanti alla telecamera, le loro intenzioni. Trovandosi nella zona industriale di Coriano e non sapendo come raggiungere Riccione, ai due viene un colpo di genio: perché non chiamare il 118, simulando un malore, così da poter ‘scroccare’ un passaggio all’ambulanza? Detto fatto. Uno dei giovani contattata il numero di emergenza e inscena un assurdo teatrino con l’operatore. Racconta che il suo amico si è sentito male mentre camminava, accasciandosi a terra, e che ora è svenuto su una panchina. Illustra i presunti sintomi del malato immaginario, trattenendo a stento le risate. All’altro capo del telefono, il centralista del 118 fa al ragazzo tutte le domande di rito: il suo amico ha per caso assunto droghe o alcol? Ha dei tremori o delle convulsioni? Dove si trovano in quel momento? "Sono preoccupato, il mio amico non si sveglia" ripete il giovane. Dopo qualche minuto, ecco arrivare l’ambulanza che poi accompagnerà i giovani fino all’ospedale ’Ceccarini’ di Riccione. L’episodio naturalmente non era passato in sordina. La reazione dell' Ausl non si era fatta attendere. Con Maurizio Menarini, direttore centrale operativa 118 ed emergenza territoriale della Romagna, che aveva sottolineato come"gli operatori avessero eseguito le procedure in modo corretto e puntuale, attenendosi alle informazioni fornite dal chiamante".