Fiume Marecchia: incontro promosso da Lipu Rimini per la tutela della biodiversità
L'incontro punta anche a migliorare la sicurezza idraulica

Lunedì 30 giugno, al Ponte dello Scout, l'associazione Lipu Rimini ha avuto un incontro con l’Agenzia Regionale per la Sicurezza Territoriale e la Protezione Civile, il Comune di Rimini (nella persona dell’Assessora Anna Montini), WWF Rimini e Fondazione Cetacea. L’incontro, promosso dall’ingegner Sormani a seguito della segnalazione di Lipu sul proseguimento dei lavori lungo il deviatore in pieno periodo di nidificazione, è stato un’occasione per riaffermare un principio fondamentale: occorre superare una visione puramente ingegneristico-idraulica del fiume Marecchia e di quest’ultimo tratto, vedendo in esso un polmone di biodiversità prezioso per la città.
L'associazione ha richiesto chiarimenti sui pesanti interventi che hanno interessato il tratto dal Ponte dello Scout verso la foce e ottenuto un nuovo incontro nel mese di settembre, un tavolo tecnico in vista degli ulteriori lavori previsti nell’area fortemente rinaturalizzata che va dal ponte dello Scout alla Statale. In quella sede si avvarranno della consulenza del Professor Riccardo Santolini e del Comitato Tecnico Scientifico AGIRE, per contribuire a una progettazione che tenga insieme il più possibile la sicurezza idraulica e la naturalità di quest’ultimo tratto urbano di fiume.
Quanto alla proposta di ripristino di uno stagno stabile al Parco Marecchia, così come esisteva un tempo, l’assessora Montini si è mostrata disponibile a visionare il progetto insieme alla Regione. Si è parlato anche della gestione ordinaria del lungo fiume: sono stati chiesti chiarimenti sugli sfalci ed è stata manifestata l’esigenza di garantire un servizio di pulizia, che consenta di rispettare e valorizzare il deviatore Marecchia come habitat e bene comune.
"Come potete vedere dalla foto, parliamo di un habitat meraviglioso che ancora troppi occhi non vedono: anche la presenza, sotto i ponti ferroviari, di una grande colonia di rondini e balestrucci testimonia che la vita della natura resiste, se le viene lasciato spazio."Dichiara l'associazione.
Allontanare o ridurre le ZPS (Zone di Protezione Speciale), come annunciato dal Presidente De Pascale, non è la soluzione, ma è parte del problema. Anche alla luce delle recenti scelte del governo in fatto di natura, oggi più che mai serve agire con consapevolezza, coraggio e lungimiranza. Ce lo chiedono anche la nostra Costituzione, che tutela la biodiversità, e la Nature Restoration Law, la legge europea per il ripristino degli ecosistemi degradati.
Il Marecchia può e deve essere parte di questo futuro. Ma serve che tutti — cittadini, tecnici e amministratori — lo vedano per quello che è: un fiume vivo che si lega in modo essenziale alla nostra vita.