Fu legittima difesa del Maresciallo Luciano Masini: indagini archiviate
Sui fatti di Villa Verucchio, la decisione della gip del Tribunale di Rimini: "Carabinieri intervenuti in una situazione di grave turbamento"
Arriva la parola fine sulla vicenda che ha visto per protagonista il luogotenente dei Carabinieri, Maresciallo Luciano Masini, indagato per l'omicidio colposo del 23enne egiziano Muhammad Abdallah Hamid Sitta, fatti avvenuti a Villa Verucchio il 1° gennaio del 2025. La gip Raffaella Ceccarelli ha infatti disposto l'archiviazione dell'indagine, accogliendo la richiesta della Procura di Rimini, che a giugno aveva chiuso le indagini, condotte dal sostituto procuratore Sara Posa, evidenziando la legittima difesa esercitata dal Carabiniere, chiamato a tutelare la propria incolumità contro il giovane armato, che aveva già ferito 4 persone. Le indagini avevano posto l'attenzione su un filmato da smartphone che ritraeva il giovane avanzare armato di coltello, nonostante gli avvertimenti del Carabiniere "Va rappresentato che, certamente, i militari intervenivano su una situazione di grave turbamento - dice la gip - determinata dalle prime notizie emerse sulla possibilità si trattasse di una cellula terroristica", o di un'emulazione terroristica, avendo il 23enne colpito soggetti senza alcuna ragione, senza provocazione e senza alcun movente. L'azione di autodifesa di Masini, inoltre, secondo la giudice, è da ritenersi legittima in quanto, nonostante i primi colpi lo avessero colpito alle gambe, Sitta non si era fermato, mostrando una forza irriducibile. Masini era difeso dall'avvocato Tommaso Borghesi.
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