Il futuro dei pubblici esercizi e del turismo del territorio passa da qui. Confcommercio e FIPE della provincia di Rimini insieme allo IAL – Scuola Alberghiera e della Ristorazione di Riccione hanno siglato ufficialmente questa mattina il “Protocollo d’Intesa sulla realizzazione di stage” che mette in contatto diretto gli studenti e il mondo del lavoro. Importante la partecipazione di numerosi imprenditori, che hanno già dimostrato interesse per questa iniziativa.

“Il mondo dei pubblici esercizi sta cambiando velocemente così come è in continuo mutamento tutto il mondo del lavoro – dice il presidente di FIPE-Confcommercio provinciale, Gaetano Callà –. Gli studenti, che sono il nostro futuro, con questo accordo avranno opportunità di crescere, di imparare il rapporto con il pubblico e con i colleghi, trovando consigli e provando tutte quelle soddisfazioni professionali e personali che solamente questo settore sa regalare”.
“Riteniamo fondamentale questo Protocollo come strumento che, aggiungendosi a quelli esistenti, può favorire il consolidamento e la creazione di servizi di qualità, con il rispetto dei contratti e degli orari, fattori imprescindibili per la buona riuscita e la fidelizzazione dei rapporti di lavoro. Firmiamo questo Protocollo per facilitare l’incontro tra domanda e offerta di competenze lavorative ponendo le basi per l’inserimento lavorativo dei giovani”, aggiunge Callà.
“Siamo particolarmente lieti di questo accordo tra Confcommercio, FIPE e IAL di Riccione che ci permette di contribuire alla crescita professionale degli studenti facendoli entrare a contatto diretto con il mondo del lavoro già durante il periodo di studio – spiega il presidente di Confcommercio della provincia di Rimini, Gianni Indino – e allo stesso tempo di avvicinare nuove figure professionali alle nostre imprese, che da alcuni anni trovano difficoltà a reperire lavoratori. Si tratta di un passo importante per la collaborazione tra mondo formativo e aziende, fondamentale per costruire un futuro per il nostro comparto turistico”.
“I ragazzi che escono dalla scuola alberghiera, dopo aver svolto la parte tecnica e teorica a scuola, possono così continuare a formarsi avvicinandosi alle esigenze, alle dinamiche e alle aspettative che il mondo del lavoro richiederà loro. Questi ragazzi sono il futuro del settore e tocca a noi come aziende contribuire alla loro formazione”, chiosa Indino.