Giù i turisti nel 2024 a Santarcangelo e Appennino, ma anche la Riviera soffre in estate il calo degli arrivi

I dati provvisori del periodo gennaio-agosto 2024, relativi al movimento turistico, resi disponibili dalla Regione Emilia-Romagna ed elaborati dell’Osservatorio economico e sociale della Camera di commercio della Romagna, sono positivi, con un incremento annuo sia degli arrivi sia delle presenze nelle province di Forlì-Cesena e Rimini. Ma luglio e agosto si confermano, dati alla mano, due mesi con alcuni segni “meno” e quindi sotto le aspettative.

I dati provvisori relativi al movimento turistico nei primi otto mesi del 2024, in provincia di Rimini, rilevano un incremento annuo degli arrivi del 3,2% (3.011.358 unità) e delle presenze del 3,3% (12.619.869 unità). Gli aumenti, rispetto ai primi otto mesi del 2023, interessano sia la clientela italiana sia quella straniera, con risultati migliori per quest’ultima. Nel dettaglio: +1,7% gli arrivi italiani e +1,2% le presenze nazionali, +8,6% gli arrivi stranieri e +9,2% le presenze estere.

Non si recupera, però, rispetto all’anno pre-covid, sia sul fronte degli arrivi (-2,7% sul 2019) sia su quello delle presenze (-8,3%).

Riguardo alla stagione estiva, considerando la dinamica complessiva di arrivi e presenze, il mese migliore risulta essere giugno, con un lieve incremento sia degli arrivi sia delle presenze (nell’ordine, +0,2% e +0,4%), mentre, da un lato, luglio fa rilevare un trend negativo degli arrivi e positivo delle presenze (rispettivamente, -5,6% e +1,0%), dall’altro, agosto si caratterizza per una sostanziale stabilità dei turisti arrivati (-0,1%) e un lieve calo dei pernottamenti effettuati (-0,4%).

L’aumento annuo delle presenze del periodo gennaio-agosto 2024 riguarda quattro comuni della riviera: Rimini (+3,8%), Riccione (+5,0%), Bellaria-Igea Marina (+3,4%) e Misano Adriatico (+3,3%); in diminuzione, invece, Cattolica (-2,0%), anche se gli arrivi sono positivi. Riguardo all’entroterra, in crescita le presenze a Verucchio (+2,5%), in calo a Santarcangelo di Romagna (-8,4%) e nelle località dell’Appennino (-7,0%).