I Cau superano i 28.000 accessi: il tempo medio di attesa si riduce a un'ora
Quasi 29.000 accessi dal 1^ novembre al 14 gennaio

Quasi 29.000 accessi (esattamente 28.636) nei primi due mesi e mezzo di apertura, che sfiorano i 40.000 considerando anche i 4 Cau di Ferrara, i primi a partire in via sperimentale come ambulatori a bassa complessità.
Sono i numeri dei pazienti che dal 1^ novembre 2023 al 14 gennaio 2024 si sono rivolti a 21 Centri di assistenza e urgenza dell’Emilia-Romagna, dei 24 già attivi da Piacenza a Rimini, sempre alla stessa data. Nei Cau monitorati sono confermati i buoni dati d’avvio su un duplice fronte: tempo medio di attesa, che nell’ultima settimana si riduce a 1 ora, e la quasi totalità dei pazienti che trova assistenza e cura direttamente all’interno della struttura, l’84%.
Problemi ortopedici, gastrointestinali e disturbi minoririmangono i motivi di accesso più frequenti, complessivamente il 54%dei casi: si tratta di quelle urgenze a bassa complessità per cui la Regione ha istituito i Cau. La stragrande maggioranza degli accessi (82%)avvienein orario diurno, e per il69%da parte di persone di età compresa tra i18 e i 64 anni.
I numeri riguardano in particolare i Cau di Piacenza, Bobbio, Podenzano (PC); Parma e Fidenza; Reggio Emilia e Correggio; Modena, Castelfranco Emilia e Finale Emilia (MO); Budrio, Vergato, Navile e Casalecchio di Reno (BO); Imola; Comacchio, Copparo, Ferrara e Portomaggiore (FE); Cervia (RA) e Cattolica (RN).
“Mentre si rafforza e si estende sul territorio la rete dei Centri di Assistenza per le Urgenze, il monitoraggio ci restituisce e conferma dati positivi nei primi due mesi e mezzo di attività– commenta l’assessore regionale alle Politiche per la salute, Raffaele Donini-.Nell’ultima settimana i tempi di attesa si sono ulteriormente ridotti a un’ora e quasi tutti i pazienti vengono assistiti e curati all’interno della struttura. Segno che l’attività è partita con il piede giusto e i cittadini stanno comprendendo quando è meglio che si rivolgano al CAU piuttosto che al Pronto soccorso. Ringraziamo tutto il personale che lavora nei Centri e le Aziende sanitarie e ospedaliere, per le grandi capacità organizzative che stanno dimostrando”.