Il borgo emiliano che custodisce dipinti assurdi e un festival unico al mondo
Saludecio, borgo della provincia di Rimini, unisce mura medievali, murales sorprendenti e un festival unico che ferma il tempo nell’Ottocento.

Il borgo di Saludecio, incastonato tra le colline della provincia di Rimini, sembra uscito da una cartolina rinascimentale. A pochi chilometri dal mare Adriatico, offre un viaggio sospeso tra passato e presente, dove la storia millenaria si intreccia con manifestazioni culturali dal fascino internazionale. Ma ciò che rende davvero unico questo piccolo centro dell’Emilia Romagna sono due elementi inattesi: i murales che raccontano invenzioni sorprendenti e un festival che ogni anno trasforma il paese in un palcoscenico fuori dall’ordinario.
Un borgo di origini medievali e mura ancora intatte
Le prime notizie su Saludecio risalgono all’alto Medioevo, quando il borgo entrò sotto l’influenza dei Malatesta, la potente signoria che ha lasciato tracce indelebili in tutta la Romagna. Il centro storico conserva ancora oggi una cinta muraria perfettamente leggibile, con torri e porte che immettono in vicoli stretti e suggestivi. Passeggiando tra le vie lastricate, si respira l’atmosfera di un’epoca in cui il borgo era baluardo strategico di confine.
Il cuore di Saludecio è rappresentato dalla piazza principale, attorno alla quale si trovano palazzi signorili e la maestosa chiesa di San Biagio, edificio che custodisce opere d’arte di grande pregio. Proprio in questo santuario si trova una reliquia che ha reso famoso il paese: il corpo di San Amato Ronconi, pellegrino medievale proclamato santo e ancora oggi venerato come simbolo di accoglienza e spiritualità.
I murales delle invenzioni: un museo a cielo aperto
Negli ultimi decenni, Saludecio ha guadagnato un’attenzione particolare grazie a un progetto artistico originale: i murales delle invenzioni. Le facciate delle case del borgo sono state decorate con affreschi moderni che rappresentano invenzioni e scoperte che hanno cambiato la vita dell’umanità: dalla lampadina alla bicicletta, dalla fotografia al cinema.
Questa galleria a cielo aperto è un’esperienza unica: passeggiando tra le stradine, lo sguardo viene catturato da immagini colorate che trasformano il borgo in un museo diffuso, capace di stupire chiunque lo visiti. Una fusione perfetta tra l’antico delle mura medievali e il contemporaneo di un linguaggio artistico immediato e universale.
Il festival Ottocento: quando Saludecio si ferma nel tempo
Ma l’aspetto più sorprendente di Saludecio si manifesta ogni estate, con la rievocazione storica denominata Ottocento. Per alcuni giorni, il borgo si immerge completamente nell’atmosfera del XIX secolo: le vie si riempiono di figuranti in costume, spettacoli di strada, mercatini artigianali e banchetti gastronomici.
Il visitatore ha la sensazione di viaggiare nel tempo: carrozze, antiche musiche, giochi d’epoca e personaggi in abiti storici animano ogni angolo, regalando un’esperienza che non ha eguali in tutta l’Emilia Romagna. È un evento che richiama migliaia di turisti e che ha contribuito a rendere Saludecio una tappa imperdibile per chi ama i borghi autentici e la loro capacità di reinventarsi.