Il campo da calcio di Miramare si rifà il look: terreno sintetico, investimento da 350.000 euro

Campo da calcio di Miramare, la giunta comunale di Rimini dà il via libera al progetto di riqualificazione

Una nuova veste per il campo da calcio di Miramare che si appresta a cambiare pelle. 

La giunta comunale di Rimini, nell’ultima seduta, ha approvato infatti una delibera con cui si approva il progetto esecutivo per il rifacimento del manto in erba sintetica per il campo sportivo di viale Parigi, un progetto importante che permetterà agli appassionati del pallone e agli atleti di giocare e allenarsi in uno spazio riqualificato e più moderno. 

L’intervento, in particolare, ha l’obiettivo di omologare il manto dell’impianto ai canoni della Lega Nazionale Dilettanti Standard così da poter avere i requisiti per ospitare le partite di campionato fino alla prima categoria.

Una finalità che richiede appunto la sostituzione dell’attuale ‘mantello’ con un rinnovato manto in erba sintetica con intaso organico composto da una fibra speciale resistente all’usura e intaso prestazionale. Il tutto ha un investimento pari a 350 mila euro (possibile grazie alle risorse comunali di avanzo del bilancio 2023), con consegna della nuova veste entro la fine dell’estate del prossimo anno. 

L’operazione si inserisce nell’ambito del piano di interventi di riqualificazione dell’impiantistica sportiva del territorio, dall’area Nord all’area Sud, dal valore di 750 mila euro, con un focus particolare sulle strutture di quartiere“, commenta l’assessore ai lavori pubblici Mattia Morolli.

Tra cantieri già partiti e altri in calendario – spiega l’assessore – siamo nel vivo di un percorso che ambisce ad ammodernare il patrimonio di strutture sportive e, in generale, di opere pubbliche, con uno sguardo ‘trasversale’ che guarda alla riqualificazione diffusa di tutte le zone della città. ‘Case sportive’ più moderne, benessere, attività fisica, aggregazione, socialità: attraverso questi interventi agiamo non soltanto nella rigenerazione degli spazi, ma anche sul vasto ‘nucleo immateriale’ correlato a questi luoghi”.  

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