Il capolavoro che sta sorprendendo tutti | Palazzo Ducale di Guastalla e una curiosità che ti lascerà senza parole
Sapevi che tra gli ambienti storici del Palazzo spicca anche una lapide con le antiche unità di misura locali sotto il portico del municipio? Un dettaglio unico che racconta la vita quotidiana di Guastalla nel passato.

Il Palazzo Ducale di Guastalla, simbolo prezioso dell’Emilia-Romagna, si erge lungo la riva del Po come emblema di potere e raffinata architettura rinascimentale. Commissionato nel XVI secolo da Cesare I Gonzaga, sulla base di una residenza dei conti Torelli, questo maestoso complesso ha attraversato secoli di trasformazioni — da opulenta corte ducale a sede operaia, fino al moderno polo culturale. Un racconto di eleganza e potenza, che ancora oggi affascina i visitatori.
Storia del Palazzo
Costruito tra il XV e il XVI secolo da Francesco Capriani, detto “da Volterra”, sul sito di un precedente edificio Torelli, fu ampliato successivamente dai Gonzaga con cortili, scuderie, teatro e cavallerizza. Diventato residenza ducale dal 1621, mantenne un ruolo amministrativo e culturale fino al XVIII secolo. Dopo anni di declino e usi industriali, è rinato nel 2009 come centro culturale e turistico.
Splendore negli affreschi e nei giardini
Nel piano nobile spicca la Quadreria Maldotti, con circa 50 dipinti provenienti dall’antica biblioteca cittadina, in un percorso che ripercorre l’arte e la storia locale.
Le sale affrescate conservano sinopie di tornei medievali, scene mitologiche e dipinti in monocromo rosso citati già nel 1433 come intonaco preparatorio, poi abbandonate
Il giardino storico a nord del Palazzo, restaurato a partire dal 1815, era un tempo destinato al godimento aristocratico: un vasto spazio con terrazze, colonnati e peschiere, oggi riconsegnato alla cittadinanza come luogo di socialità e bellezza