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Il castello bolognese che sfida la realtà | La Rocchetta Mattei e la sua storia da brivido tra mistero e realtà

Scopri la Rocchetta Mattei a Grizzana Morandi: un castello fiabesco, simbolo dell'eclettismo e della visione del conte Cesare Mattei.

A cura di Redazione
24 giugno 2025 15:00
Il castello bolognese che sfida la realtà | La Rocchetta Mattei e la sua storia da brivido tra mistero e realtà - Foto: Rapallo80/Wikipedia
Foto: Rapallo80/Wikipedia
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Nell'Appennino bolognese, a Grizzana Morandi, si erge la Rocchetta Mattei, un castello che sembra uscito da una fiaba orientale. Voluta dal conte Cesare Mattei, questa struttura è un connubio di stili architettonici e simboli esoterici, riflesso della mente eclettica del suo creatore.

L'ideatore: Cesare Mattei

Nato a Bologna nel 1809, Cesare Mattei fu un uomo poliedrico: politico, letterato e autodidatta in campo medico. Dopo la morte della madre, deluso dalla medicina tradizionale, si dedicò allo studio di una nuova disciplina, l'elettromeopatia, che combinava principi omeopatici con l'uso dell'elettricità. Nel 1850, acquistò i terreni di una rocca medievale a Savignano e iniziò la costruzione della Rocchetta, che divenne la sede delle sue ricerche e della sua clinica.

Un castello eclettico

La Rocchetta Mattei è un labirinto di torri, scalinate e sale che mescolano stili diversi: dal neomedievale al moresco, dal neorinascimentale al Liberty. Tra le sue stanze più celebri vi sono la Sala dei Novanta, la Cappella ispirata alla Mezquita di Cordoba e il Cortile dei Leoni, che richiama l'Alhambra di Granada. Ogni angolo del castello è intriso di simbolismi e richiami esoterici, riflesso delle convinzioni del conte Mattei.

Declino e rinascita

Dopo la morte di Mattei nel 1896, la Rocchetta passò al figlio adottivo, Mario Venturoli, che proseguì l'opera del conte. Tuttavia, nel corso del XX secolo, il castello cadde in declino, subendo danni durante la Seconda Guerra Mondiale e venendo abbandonato negli anni '80. Nel 2005, la Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna acquistò la Rocchetta e avviò un accurato restauro, culminato con la riapertura al pubblico nel 2015. 

Curiosità

Si racconta che Fëdor Dostoevskij menzionò l'elettromeopatia di Mattei nel suo romanzo "I Fratelli Karamazov", testimoniando la fama internazionale del conte e delle sue cure. 

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