Il festival del videoclip a Bellaria. Stefano Salvati: "Io? Il terzo 883. A Verucchio lanciai Accorsi"

di Riccardo Giannini

Sabato prossimo (21 settembre) e domenica (22) Bellaria Igea Marina ospiterà ImagInAction, il festival dedicato al videoclip musicale, giunto all’ottava edizione. Un evento che celebrerà icone della musica nazionale e internazionale anche attraverso la proiezione di materiale inedito dagli archivi di VideoMusic, grazie alla collaborazione con il Museo del Cinema di Torino e la Paramount.

Soddisfatto il direttore artistico Stefano Salvati, notissimo regista che ha lavorato con grandi nomi della musica italiana: Vasco Rossi, Antonello Venditti, Zucchero, gli 883. “Il videoclip da qualche anno a questa parte è il contenuto video più visto al mondo. Sui 100 video più visti, 95 sono videoclip. Batte il cinema, lo sport. Così mancava un festival internazionale dedicato. Assieme alla produttrice Raffaella Tommasi e alle più importanti case discografiche, abbiamo fatto partire la prima edizione nel 2017“, racconta Salvati.

L’edizione 2024 di ImagInAction sarà appunto arricchita dalla proiezione di materiale inedito: “Chi ha più di 40 anni si ricorda sicuramente i grandi concerti girati in esclusiva da Videomusic nel nostro paese. Abbiamo recuperato concerti che sarebbero andati persi di grandi nomi, Bob Dylan, Rolling Stones, Elton John. Li stiamo ridando alla luce con una digitalizzazione ad alta definizione”.

Oltre a questi inediti, ci saranno momenti di spettacolo con Edoardo Bennato e Mauro Repetto, fondatore degli 883 assieme a Max Pezzali, che porterà estratti del suo spettacolo “Alla ricerca dell’Uomo Ragno”, di cui Salvati cura la regia con Maurizio Colombi.

Salvati, vera e propria istituzione in tema videoclip, ha lavorato con gli 883 realizzando i videoclip dei dischi “Nord Sud Ovest Est” e “La donna il sogno il grande incubo” e il film “Jolly Blu”, con le canzoni de “La dura legge del gol”.

“Venivo considerato da Claudio Cecchetto, ai tempi, il terzo 883. Loro fecero il primo album senza immagini, senza videoclip.Fui contattato per creare non solo dei videoclip, ma un immaginario legato a questi due giovani ragazzi, che avevano la mia stessa età. Io avevo già una certa popolarità, avendo realizzato i videoclip più famosi di Zucchero, Vasco Rossi e Venditti. Ed è così partita questa avventura. La videocassetta dei videoclip di Nord Sud Ovest Est vendette più dei film di Walt Disney“, ricorda il regista.

I video de “La donna il sogno il grande incubo” sono stati girati in riviera, ma anche nell’entroterra: “Ho sempre amato quei luoghi. Ad esempio La Radio a 1000 watt fu girata a Riccione e in parte a Rimini(l’introduzione recitata prima del brano fu girata a Santarcangelo, n.d.r.). Una canzone d’amore fu girata nella chiesa di Verucchio, il protagonista è un giovane Stefano Accorsi, ancora sconosciuto. Potrei dire, come Pippo Baudo, Stefano Accorsi l’ho scoperto io”,sorride il regista.