Il luogo misterioso di Rimini tra sogni e memoria | Il Fellini Museum svela una realtà sorprendente
Esplora il Fellini Museum di Rimini tra Castel Sismondo, Fulgor e Piazza Malatesta: sogni, installazioni e un rinoceronte dorato mozzafiato.

Il Fellini Museum di Rimini, inaugurato il 19 agosto 2021, rappresenta molto più di un semplice museo: è un'esperienza immersiva tra sogni, memoria e identità del grande regista riminese. Suddiviso tra Castel Sismondo, Palazzo del Fulgor e Piazza Malatesta, custodisce disegni, bozzetti, costumi, scenografie e installazioni multimediali pensate come macchine narrative che evocano i temi onirici e ironici dei suoi film. Il museo offre un percorso tra sacralità e spettacolo, tra l’Architettura Malatestiana e il cinema visionario, parte integrante del rinnovato “polo culturale” di Rimini.
L’anima del museo: Castel Sismondo e le sue installazioni
Nel Castel Sismondo, fortezza medievale del XV secolo costruita da Sigismondo Pandolfo Malatesta, il museum propone stanze suggestive dove si materializzano le atmosfere felliniane: dal gigantesco altalena sospesa al confessionale delle professioni, fino alla “Fantastic Advertisements” e alla “Giantess onirica”. È uno spazio di narrazione sensoriale, ideato da Orazio Carpenzano e Studio Azzurro per indagare la psicologia del sogno, senza cedere alla mera esposizione. Visitor experience e memoria si fondono qui, sotto le arcate storiche del castello, in un dialogo tra passato e immaginario felliniano.
Il Cinemino, gli esterni e il sogno a cielo aperto
A Palazzo del Fulgor, nell’area del Cinemino, vengono proiettati film e documentari, e ospitati screening tematici. Il ritorno al Fulgor – cinema storico che ha ispirato Fellini – segna un tributo all’autore ma anche alla tradizione culturale riminese. In Piazza Malatesta, la grande scultura della rinocerontessa e la nebbia evocativa del transatlantico "Rex" richiamano l’atmosfera di Amarcord e E la nave va, collegando la città di Fellini al suo universo immaginifico.
Curiosità
Forse non tutti sanno che la rottura del digitale con l’analogico è simbolizzata proprio dal massiccio rhinoceronte dorato, ripristinato nei canali veneziani durante la Mostra del Cinema prima di approdare a Rimini: un tributo tangibile alla grandezza visionaria di Fellini.