“Il Professore di Campagna": settanta vendemmie per Sandro Bacchini della Tenuta del Monsignore

Sandro Bacchini, 85 anni e 70 vendemmie alle spalle, racconta la storia millenaria della Tenuta del Monsignore

A cura di Redazione
03 agosto 2025 06:11
“Il Professore di Campagna": settanta vendemmie per Sandro Bacchini della Tenuta del Monsignore - PH Ballante
PH Ballante
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di Riccardo Giannini

"Io sono un professore...un professore di campagna". Sandro Bacchini ha 85 anni, ha un grande spirito, la battuta sempre pronta. È il decano della Tenuta del Monsignore, azienda vitivinicola da record che si trova nell'entroterra riccionese, a San Giovanni in Marignano: ed è la terza più antica al mondo. Si snoda su 140 ettari, 82 a vigneti e 20 a oliveti. Produce vino, olio extravergine d'oliva e anche miele. "Abbiamo 640 anni di storia - dice il prof. Bacchini - e siamo stati riconosciuti impresa storica dal 1385 dalla Camera di Commercio. Io ho fatto la prima vendemmia a 14 anni. Tra tre mesi per me sarà la 71esima". Come sarà la prossima vendemmia? "La previsioni sono sempre pericolose, c'è il rischio che vengano sfatate dalla realtà. Ma per ora promette bene. La quantità non è abbondante, la qualità sì. Le piogge di fine mese dovrebbero aiutare".



Professore di campagna, diplomato in agraria, ma anche dottore, laureato in economia e commercio. Il professore Bacchini rivela di essersi iscritto all'università "per dimostrare di non essere deficiente". Ha completato il percorso universitario con il sostegno dei suoi sponsori: "Mio babbo, mia mamma, mia zia e una nonna. Dico così perché quando davo gli esami, si mettevano nella cappellina di casa a pregare. Quando finivo l'esame, telefonavo e la preghiera finiva. Correvano in cappella a spegnere le candele: sarebbero servite all'esame successivo". Bacchini da poco ha pubblicato il suo secondo libro: "I Seminatori e la Luna Piena. Le mie Settanta Vendemmie”. È un libro sulla storia dell'azienda, nato per caso: "Ho un collega laureato in geologia, un ricercatore formidabile, Francesco Raimondi. Mi dice: sto facendo una ricerca e scappa sempre fuori il nome dei Bacchini. Così ci siamo accordati: mi ha fatto delle ricerche...in cambio del vino".

 



"Nella prima parte, che va dalla Preistoria al 1200, ho lavorato anche un po' di fantasia", rivela il prof. Bacchini. "Ho giocato sul nome della mia famiglia, su una parentela con Bacco, il Dio del vino. I Bacchi erano poi una stirpe aristocratica che viveva in Lidia, regione nei territori della Turchia. Si sono ritirati in Etruria, lì è nato il vino".

"Dal 1200 in avanti tutto quello che è scritto nel libro non è fantasia: è tutta realtà, basata su ricerca storica, durata più di 40 anni. Ho consultato 10.000 tra libri di storia, archivi, atti notarili e atti di stato. Nel 1200 i Bacchini a Firenze era una famiglia aristocratica ghibellina. ina delle 50 famiglie che eleggevano il Console. L'imperatore Arrigo VII assediò Firenze, ma poi perse le Guerra. Morì di peste, i Bacchini furono cacciati e vennero in Romagna. L'atto ufficiale di nascita della Tenuta del Monsignore è del 1385, l'anno in cui sono stati acquistati i vigneti, ma erano già arrivati". Il documento che attesa appunto la nascita della Tenuta del Monsignore è un prezioso documento scritto in latino: "Ma quello antico. Ho dovuto prendere un perito per fare la traduzione e la trascrizione".

I Bacchini guardano con orgoglio alle loro radici, ma hanno sempre il volto rivolto verso il futuro. "MIo figlio Francesco, poi scomparso, è stato il primo ad aver introdotto la robotica in vigna: le telecamere riprendono le operazioni da compiere, il computer le elabora e dà le istruzioni all'organico meccanico, che le compie. È un brevetto deel 1998". Due anni dopo Francesco Bacchini, 27 anni, è andato a Tokyo, ospite di un convegno di scienziati: "Rappresentava l'Italia. Il fatto purtroppo è passato, non so perché, in sordina. Ne ha parlato solo Stefano Poni, dal 1998 professore ordinario di viticoltura presso la facoltà di scienze agrarie, alimentari e ambientali dell'università Cattolica: Dopo più di 20 anni, porta ancora nelle sue lezioni la fotografia di Francesco e della sua macchina". La sorella di Francesco, Nicoletta, appartiene alla 19esima generazione dei Bacchini, il professore alla 18esima. "Ma la 20esima è già pronta: mio nipote Nicolò frequenterà il secondo anno di istituto agrario". 

PH Ballante

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Sandro Bacchini sorride: le sue settanta stagioni tra i filari non sono solo memoria, ma un ponte verso le nuove generazioni. La Tenuta del Monsignore è pronta a rinnovarsi a ogni vendemmia, ma sempre tenendo solide le radici della memoria.

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