Il Rimini in ritiro. Il ds Di Battista: 'Subito un segnale forte dalla proprietà'
La squadra è partita alla volta di Riolo Terme: 18 convocati (Megelaitis ha inviato un certificato medico) e sette aggregati. Intanto la fuga continua

Il Rimini è partito in mattinata per il ritiro di Riolo Terme dove si allenerà fino a domenica 3 agosto. Alla convocazione (18 più sette aggregati under in prova) non ha risposto Linas Megelaitis, che ha mandato un certificato medico. Ha richieste, pare anche in B: facile che sia ceduto. Stessa sorte potrebbe esser per altri giocatori. Vedremo. Nel piazzale del Neri un manipoli di irriducibili tifosi.

Tante le incertezze che gravano sul futuro del club, che entro il primo agosto deve saldare la mensilità di giugno e altre spettanze per una cifra poco sotto il milione di euro. Ce la farà? Tutte le strade sono aperte: lo scenario più cupo è il mancato pagamento dello stipendio di giugno che comporterebbe, oltre ad un’altra penalizzazione, la messa in mora del club con tutto quello che ne consegue ed un futuro fitto di interrogativi.
“Confidiamo in un forte segnale da parte della proprietà affinché poi si possa lavorare sul mercato che ora è per forza di cose bloccato – dice il direttore sportivo Antonio Di Battista affiancato da Fabio Vita, i due dirigenti rimasti dopo le dimissioni di Angelo Sanapo e l’approdo al Palermo di Giuseppe Geria – ed in questo senso le prossime ore saranno cruciali. Certo, è una partenza per il ritiro in un clima di incertezza che genera sfiducia, ma posso assicurare che in questi giorni i ragazzi si sono allenati bene e daranno tutto in ritiro. Confido che la partenza per il ritiro, con tutti i tasselli a posto per quanto riguarda le varie figure non solo tecniche, sia di buon auspicio”.
Il buio dalla sera alla mattina. Come è possibile?
“Non ho certezze. Probabilmente una serie di concause che ha generato un momento di difficoltà negli ultimi tempi, però ora il tempo stringe e le scadenze federali incombono. Ci vuole un segnale forte a breve. Abbiamo bisogno di serenità perché in un clima di serenità si lavora tutti al meglio. E’ chiaro, le aspettative erano altre, siamo noi stessi stati presi in contropiede; siamo in ritardo, ma non abbiamo paura ad affrontare queste difficoltà. Avevamo confermato tutti, messo sotto contratto gli over, avevamo bisogno solo di andare sugli under : a giugno c’è stato un lavoro importante: avevamo chiuso giovani di squadre della massima serie, poi è arrivato il -4 che ha fatto saltare tutto. Ma non è un problema, ci sono sul mercato tanti giocatori giovani e di categoria, al nostro arrivo a Rimini la proprietà entrò in scena con il potere di firma il 28 luglio, quindi il tempo c’è. Però, ripeto, il messaggio della proprietà deve arrivare nell’immediato. Siamo per così dire sulla linea del traguardo”.
C’è una trattativa di vendita del club?
“Non conosco le strategie societarie, non sono a conoscenza di trattative per la cessione del club”.
Perché Di Battista e con lui De Vita sono ancora qui?
“Al di là dei contratti ci sono le persone e noi ce la mettiamo tutta per quello che possiamo per tenere la società in rotta di navigazione. Le dimissioni di Sanapo? Non me le aspettavo… Voglio pensare positivo, auspico che il pullman che poco fa ha varcato il cancello del Neri sia di buon auspicio per l’immediato futuro”.
Il direttore sportivo Di Battista ha anche sottolineato che la scelta di mister Filippo D’Alesio per quanto coraggiosa, è stata convinta, maturata già poco dopo la fine del campionato: “Ha tutte le qualità per fare bene. Noi ci crediamo”.
Intanto se ne sono andati anche Antonello Di Chiara, storico preparatore dei portieri delle squadre giovanili, approdato al Cesena Under 14, e mister Michele Pieri all’Attività di Base bianconera. Il tecnico Alessandro Brocchini, invece, allenerà la Primavera dell’Academy San Marino al posto di Nicola Cancelli pure lui al Cesena. Insomma, il settore giovanile già non se la passava bene, adesso sta proprio male.
ste.fe.