Il Rotary Novafeltria-Alto Montefeltro unisce diocesi e vallate per la Pace
Il Rotary Novafeltria-Alto Montefeltro unisce diocesi e vallate per ribadire l’impegno comune e universale alla Pace.


La pace come valore universale, oltre ogni confine geografico, politico e culturale, è stata al centro dell’incontro promosso mercoledì 1 ottobre dal Rotary Club Novafeltria-Alto Montefeltro. L’iniziativa ha visto la partecipazione delle diocesi di Cesena e San Marino-Montefeltro, unite idealmente alle vallate del Savio e del Marecchia, in un abbraccio di solidarietà e di condivisione del medesimo obiettivo: la costruzione di un futuro senza conflitti.
Il presidente del club feretrano, Gian Angelo Marra, ha sottolineato il costante impegno del Rotary International nella promozione della pace. Un impegno concreto che si traduce nella presenza, in ogni parte del mondo, di operatori dedicati alla risoluzione dei conflitti, negli 8 Centri Universitari Mondiali per la Pace e nelle numerose borse di studio assegnate a giovani impegnati nella lotta contro ogni forma di guerra.
Particolarmente toccanti le riflessioni dei vescovi mons. Giuseppe Caiazzo (Cesena) e mons. Domenico Beneventi (San Marino-Montefeltro), che hanno ricordato come la guerra distrugga la fraternità, spezzi i legami di comunione e semini ingiustizia e morte. Hanno ribadito che la pace non deve essere confusa con il pacifismo: la vera pace si oppone alla guerra, a ogni guerra, mentre il pacifismo rischia di schierarsi con una delle parti in conflitto, perdendo di vista l’orizzonte universale della fratellanza.
Anche gli interventi di don Antonio Polidoro, direttore del Seminario maggiore di Potenza, e dei rappresentanti della Misericordia di Cesena, hanno posto l’accento sul valore della testimonianza concreta. Rotary, confraternite e volontariato – spesso lontano dai riflettori mediatici – lavorano ogni giorno per alleviare le sofferenze delle popolazioni colpite dalle atrocità delle guerre, con aiuti e presenza solidale.
Infine, l’imprenditore Valchirio Piraccini e il socio rotariano Guglielmo Poggioli, promotore della serata, hanno ricordato l’impegno congiunto di associazioni e realtà locali che, dall’inizio della guerra russo-ucraina, hanno raggiunto le città polacche al confine con l’Ucraina. Qui hanno portato cibo, vestiario e beni di prima necessità a sostegno dei profughi, accolti con dignità e solidarietà.
L’incontro si è trasformato così in un messaggio forte e condiviso: la pace non è un’utopia, ma un dovere che accomuna istituzioni, comunità religiose, associazioni e singoli cittadini.