Immobile confiscato alla mafia e ridato alla cittadinanza, Wild: "Santarcangelo esempio virtuoso"
Santarcangelo, immobile confiscato alla mafia ospiterà giovani in condizioni di fragilità e i loro operatori. Domani l'inaugurazione

Domani (giovedì 21 marzo) il presidente della giunta regionale Stefano Bonaccini sarà ospite a Santarcangelo dell’inaugurazione della struttura destinata a giovani in condizioni di fragilità, un immobile sito in via Pavese, confiscato alla mafia e riqualificato.
Giovani fragili ospitati in immobile confiscato alla mafia: la casa intitolata a due migranti deceduti in incidente
All’interno della maggioranza consiliare, Patrick Wild di PenSa – Una mano per Santarcangelo esprime il proprio orgoglio per il recupero dell’immobile: “Vissuto come comunità, ma anche come forza politica che ha dato a vario titolo un contributo importante per arrivare a questo risultato in tempi rapidissimi, considerando le medie nazionali e regionali di riutilizzo secondo il codice antimafia”.
La lista Pensa-Una mano per Santarcangelo ha seguito con attenzione la vicenda dal principio, tenendo alta l’attenzione sul tema. La riqualificazione è stata possibile grazie anche alle risorse regionali ricevute del Distretto socio-sanitario di Rimini Nord e grazie “al prezioso apporto dell’Osservatorio provinciale sulla criminalità organizzata”.
“Un ringraziamento doveroso quindi alla sindaca Alice Parma e all’assessore Danilo Rinaldi, che rappresenta la nostra lista in Giunta, per aver creduto fino in fondo nelle potenzialità di questo intervento, che rende il caso santarcangiolese un esempio virtuoso per la comunità locale e l’intero territorio della provincia di Rimini. Un immobile sottratto alla criminalità che diventa luogo per contribuire al futuro dei giovani: un’ulteriore dimostrazione del ruolo fondamentale degli enti locali come primi anticorpi ai fenomeni d’illegalità“, commenta Wild.
La lista civica da lui rappresentata negli anni ha lavorato per portare all’attenzione dell’opinione pubblica il tema delle infiltrazioni mafiose nel tessuto politico-sociale ed economico, spingendo per l’adesione del Consiglio Comunale di Santarcangelo per l’integrità e la trasparenza, e contribuendo a un maggiore approfondimento del Piano anticorruzione del Comune.
A tutto questo si aggiunge un ultimo elemento. “Questa estate avevo suggerito informalmente di intitolare l’area attigua all’appartamento a due ragazzi, Ebere e Romanus, perché sapevo che i loro nomi venivano letti ogni 21 marzo durante la Giornata nazionale delle vittime innocenti di mafia, in quanto ritenuti vittime di caporalato”, spiega Wild.
“Conservo un ricordo speciale di entrambi, perché li ho conosciuti professionalmente per supportarli nel loro percorso di richiedenti asilo in Italia. La notizia della loro morte è stata straziante. Per questo, sapere che la Giunta ha accolto il mio suggerimento di dedicare loro il bene confiscato è stato un po’ come chiudere un cerchio, il modo migliore di onorare la loro memoria con un progetto dedicato ad altri giovani in cammino verso il loro futuro”, chiosa il consigliere di Pensa-Una mano per Santarcangelo