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In Emilia Romagna c'è una tradizione unica al mondo | Si svolge in mare ed è protagonista di eventi straordinari

Le Vele al Terzo rivivono in Emilia‑Romagna: antiche barche a vela, restauri artigianali, raduni a Rimini, Cesenatico e Cattolica.

A cura di Redazione
01 luglio 2025 11:00
In Emilia Romagna c'è una tradizione unica al mondo | Si svolge in mare ed è protagonista di eventi straordinari - Immagine di fantasia
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Il fenomeno delle vele al terzo rappresenta un autentico tesoro della tradizione marinara dell’Emilia‑Romagna. Queste imbarcazioni, un tempo simbolo della vita quotidiana dei pescatori della costa adriatica, oggi tornano a solcare il mare durante eventi culturali dedicati alla marineria storica. Scopriamo insieme le radici, i restauri e le profonde motivazioni che animano questo meraviglioso recupero del patrimonio.

Le origini e l’arte della vela al terzo

La vela al terzo è un antico armamento aurico, tipico della marineria del Medio Adriatico, caratterizzato da un lato superiore “a un terzo” rispetto alla drizza, da cui prende il nome. Diffusa tra Bragozzi, Battane, Trabaccoli e Topi, era la spina dorsale della navigazione fino all’avvento del motore. Nel corso del Novecento, l’uso declinò, ma associazioni come Vele al Terzo Rimini APS, attiva dal 2003, hanno salvato e restaurato diverse imbarcazioni storiche, riportandole al largo per preservare memoria e saperi.

Eventi che raccontano il mare

Nei porti di Rimini, Cesenatico e Cattolica, le barche a vela al terzo tornano protagoniste di festività autentiche. A Rimini l’evento “Vele al Terzo” consente visite guidate gratuite e dialoghi con equipaggi esperti. A Cattolica-Gabicce, il tradizionale raduno estivo include letture, poesie e canti marinareschi, celebrando la Mariegola delle vele al terzo e delle barche da lavoro delle Romagne. A maggio, Cesenatico accoglie una festa italiana ed europea in collaborazione con il Museo della Marineria, che mette in scena raduni e veleggiate tra storie e tradizione.

Il restauro: tra artigianato e volontariato

Il restauro di queste barche non è solo un lavoro tecnico, ma un atto culturale altamente qualificato. L’associazione di Rimini custodisce quattro imbarcazioni completamente restaurate a mano, grazie alla competenza di cantieri come Gori e Carlini e il supporto di Club Nautico e Darsena. Le operazioni, quasi sempre affidate a volontari, mantengono viva l’arte della navigazione a vela e consentono di tramandare ai giovani le abilità marinare di una volta.

Curiosità

Sapevi che nei porti romagnoli venivano dipinte vele multicolori con simboli familiari, quasi come stemmi araldici? Questa tradizione di decorazione distingue la marineria storica romagnola e oggi queste vele sono esposte in festival del mare e raduni, riaffermando l'identità culturale dell’Emilia‑Romagna.

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