In Emilia Romagna si nasconde un labirinto immerso nel verde | Dov'è e la sua eccezionale storia
Scopri il Labirinto della Masone a Fontanellato: il più grande dedalo di bambù al mondo, tra arte, architettura e la promessa a Borges.

A pochi chilometri da Parma, un’opera straordinaria unisce natura, arte e letteratura. Il Labirinto della Masone, ideato dall’editore Franco Maria Ricci, non è un semplice dedalo, ma un’esperienza multisensoriale che ha stupito milioni di visitatori. Scopri come bambù, storia e geografie immaginifiche si intrecciano per creare un luogo unico al mondo.
Un mare verde di bambù e un sogno borgesiano
Il Labirinto copre oltre 7–8 ettari con circa 300.000 piante di bambù, rappresentando il più grande labirinto permanente al mondo costruito con questa pianta. L’idea, nata negli anni ’80, nasce da una promessa fatta a Jorge Luis Borges: Ricci, affascinato dalle visioni del grande scrittore, decise di tradurre in realtà un dedalo di vita, cultura e metafora. Realizzato su progetto dell’architetto Davide Dutto, il percorso si snoda per 3 km tra viali fitti, ponti naturali e bivi che evocano la condizione umana.

Oltre il labirinto: arte, cibo e architettura
Al centro del parco spicca un complesso architettonico in mattoni, ispirato all’estetica neoclassica, progettato da Pier Carlo Bontempi. Qui si trova la Fondazione Franco Maria Ricci, che ospita una biblioteca, mostre, conferenze, una caffetteria, un ristorante stellato e persino una piramide simbolica. La collezione d’arte comprende oltre 500 opere tra sculture, dipinti e oggetti di design, selezionati personalmente da Ricci nel corso della sua vita.
Curiosità
Il Labirinto della Masone perde il primato di “più grande al mondo” solo nel 2018, quando viene superato da un’opera in Cina. Tuttavia, resta il labirinto permanente in bambù più esteso al mondo e continua a ispirare una riflessione sul cammino interiore e la bellezza mutaforma delle piante.