In spiaggia per parlare di meteo: "2024? Non sarà anno senza estate"

Federico Antonioli di Centro Meteo Emilia Romagna: "Surplus di informazione che produce effetti contrari

A cura di Redazione
27 giugno 2024 13:28
In spiaggia per parlare di meteo: "2024? Non sarà anno senza estate" - Federico Antonioli di CMER
Federico Antonioli di CMER
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Tornano anche nell’estate 2024, a partire da venerdì 28 giugno alle 16:30, gli approfondimenti meteo curati da Federico Antonioli di Centro Meteo Emilia Romagna, che ha scelto di portare la sua passione per la meteorologia alla spiaggia 41-42 di Bellaria Igea Marina, in cui lavora.

Federico, come nasce l’idea di questi incontri?

Amo il mare, è come se scorresse dentro di me come una forma di energia molto potente. Allo stesso modo amo l’ambiente, la meteorologia, guardare la natura. Ho quindi voluto unire le mie due grandi passioni per poter provare a spiegare alle persone l’importanza di tutelare e rispettare l’ambiente, nonché di conoscere i fenomeni meteorologici che ci interessano sul nostro territorio. Si dice che tutti i bagnini siano un po’ meteorologi, ma vuoi mettere un vero ”meteo-bagnino”? 

Anno senza estate, temperature percepite di 50 gradi, anticicloni dai nomi fantasiosi. È necessario insegnare il corretto approccio al meteo anche ai non addetti ai lavori…

Tutto ciò che ruota intorno all’universo ”meteo”, sta diventando sempre più importante. Siamo purtroppo circondati da un surplus di informazione che produce l’effetto contrario: in particolare i non addetti ai lavori spesso faticano a capire di chi fidarsi, oppure risulta difficile selezionare le corrette fonti nell’insieme di ciò che si può trovare online. Inoltre la conoscenza è un modo per rendere la popolazione preparata ai vari scenari meteorologici che un giorno o l’altro possono palesarsi sopra la nostra testa.

A proposito di estate, giugno sta per concludersi: c’è la possibilità che chiuda con una temperatura media simile a quella delle estati degli anni ’90 e 2000?

Se guardiamo al territorio riminese, il mese è destinato a concludersi con una temperatura media superiore alla norma. Adesso ci attestiamo sui 23-24 °C medi giornalieri mentre la media climatologica mensile sul periodo 1991-2020 è di 21 °C. E c’è da considerare che nei giorni finali del mese è previsto un nuovo aumento termico pertanto questo dato sino ad oggi registrato, difficilmente subirà particolari flessioni. 

Qual è la situazione idrica nel riminese dopo le recenti piogge?

L’andamento delle precipitazioni mensile si è rivelato irregolare, con marcate differenze tra la costa e le zone di pianura, dove i valori totali si attestano attualmente tra i 15 e i 35 mm, rispetto all’entroterra e all’area appenninica dove si spazia dai 50 mm ai 90 mm mensili con punte locali superiori. Di conseguenza il bilancio sarà con ogni probabilità di precipitazioni inferiori alla media climatologica per le aree pianeggianti e di piogge superiori alla media climatologica per l’entroterra. A livello complessivo da inizio anno, abbiamo un sotto-media sulle aree di pianura e costa mentre altrove i valori sono nella norma.

È possibile che anche i due mesi più caldi dell’estate possano proseguire con alternanza di ondate di caldo con l’anticiclone africane a ingressi di aria più fresca o c’è il rischio di lunghissime ondate di caldo come registriamo sempre più frequentemente d’estate?

Come già ho avuto modo di spiegare in diversi interventi, le previsioni stagionali sono prodotti sperimentali che andrebbero riservati agli addetti ai lavori. Fatta questa premessa, attualmente il trend sembra un pizzico delineato: per il trimestre luglio-agosto-settembre sembra probabile che le temperature complessivamente risulteranno superiori alla media climatologica, mentre le precipitazioni potranno essere prossime o superiori alla norma, ma con probabilità che questi eventi di precipitazione siano intervallati da fasi asciutte anche lunghe.

Da questo segnale si intravvede quello che potrebbe essere il trend dei prossimi mesi: rimonte dell’alta pressioni con fase soleggiate e calde, anche prolungate, interrotte di tanto in tanto da episodi di variabilità. Non sarà di certo ”l’anno senza estate” che già alcuni iniziano ad invocare.

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