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Incendio a Raibano: Marcello (FdI) interroga la Regione su controlli e prevenzione nei siti a rischio

Il Consigliere chiede alla Giunta Regionale se siano previsti degli interventi per migliorare la situazione

A cura di Redazione
07 giugno 2025 12:09
Incendio a Raibano: Marcello (FdI) interroga la Regione su controlli e prevenzione nei siti a rischio -
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Nicola Marcello, Consigliere Regionale del Gruppo di Fratelli d’Italia,  a seguito del grave incendio che si è sviluppato presso l’impianto di trattamento rifiuti di Raibano, nel Comune di Coriano, interroga la Giunta Regionale per sapere se intenda attivare con urgenza un piano straordinario di controlli e verifiche sugli stoccaggi di rifiuti con particolare attenzione alle aree all’aperto contenenti plastiche o materiali ad alta infiammabilità.

Le fiamme hanno infatti coinvolto in particolare l’area di stoccaggio dei rifiuti plastici collocata all’aperto, determinando un’alta colonna di fumo visibile a chilometri di distanza e suscitando forte allarme tra la popolazione.

In Emilia-Romagna si registrano ogni anno numerosi episodi di incendi che interessano siti industriali e aree di stoccaggio rifiuti: secondo i dati regionali aggiornati, sono oltre 300 gli incendi rilevati in media ogni anno tra boschi, depositi e impianti, spesso con rilevanti impatti ambientali. 

Gli impianti di trattamento rifiuti, in particolare quelli che trattano e stoccano plastiche e frazioni combustibili, sono soggetti a rischio ambientale rilevante, e necessitano di controlli sistematici, aggiornamento delle procedure antincendio, monitoraggi esterni e verifiche sull’effettiva osservanza delle prescrizioni autorizzative. 

Eventi come quello avvenuto a Raibano di Coriano pongono seri interrogativi sulla sufficienza dei controlli preventivi e sull’efficacia delle misure di sicurezza attualmente in essere, e impongono una riflessione sulla trasparenza delle informazioni messe a disposizione della cittadinanza.

Date queste considerazioni, il Consigliere chiede alla Giunta Regionale se siano previsti degli interventi per migliorare la situazione, prevedendo ad esempio una mappatura pubblica aggiornata degli impianti a rischio ambientale e delle misure di prevenzione adottate, al fine di garantire maggiore trasparenza e sicurezza.

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