Influenza, si avvicina il picco: più casi e contagi iniziati in anticipo

In Emilia Romagna oltre 75mila le persone colpite dal virus nella settimana prima di Natale, già più di 430mila da inizio epidemia

A cura di Riccardo Giannini Redazione
30 dicembre 2025 12:21
Influenza, si avvicina il picco: più casi e contagi iniziati in anticipo - Influenza PH REPERTORIO
Influenza PH REPERTORIO
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L’andamento della stagione influenzale 2025–2026 sta registrando in Emilia Romagna una crescita più anticipata e costante di numero di casi rispetto allo scorso anno.

In base alle stime del Sistema di sorveglianza integrata dei virus respiratori “RespiVirNet” sono 75.631 le persone colpite da sindrome respiratorie acute (ARI), nel periodo compreso tra il 15 e il 22 dicembre 2025 (51esima settimana epidemiologica), con un’accelerazione significativa della curva epidemica e un’incidenza settimanale totale pari a 19,39 casi su mille assistiti. Nel complesso, il quadro mostra una maggiore incidenza nei bambini e nei ragazzi: nella fascia 0–4 anni l’intensità è alta, con un’incidenza settimanale di 63,48, (9.456 casi). Ancora più marcata risulta la situazione nei 5–14 anni, dove l’intensità raggiunge un livello molto alto, con un’incidenza di 27,93 (10.559 casi). Nella popolazione 15–64 anni l’intensità è invece bassa, con un’incidenza settimanale di 16,59 (47.089 casi). Negli over 65, l’intensità è media, con un’incidenza di 7,63 (8.527 casi). La stima dei casi da inizio epidemia è di 436.115.

Al fine di aumentare la copertura vaccinale complessiva e di ridurre la circolazione del virus nella comunità la Regione dal 1^ gennaio 2026 prevede l’estensione dell’offerta vaccinale antinfluenzale a titolo gratuito a tutti i cittadini residenti o assistiti dal Servizio sanitario regionale che ne facciano richiesta, compatibilmente con la disponibilità delle scorte presenti nei frigoriferi aziendali delle Aziende sanitarie e degli studi medici aderenti alla campagna.

“I dati della sorveglianza regionale - commenta l’assessore alle Politiche per la salute, Massimo Fabi - ci indicano che la stagione influenzale in corso sta mostrando una crescita costante, con un impatto già evidente sui servizi sanitari. In questo contesto, la vaccinazione antinfluenzale rappresenta uno strumento fondamentale di prevenzione, in particolare per le persone anziane, fragili e per chi convive o lavora a stretto contatto con loro. Rafforzare la copertura vaccinale significa ridurre il rischio di complicanze anche gravi, limitare gli accessi ai Pronto soccorso e i ricoveri ospedalieri e contribuire a mantenere il sistema sanitario nelle condizioni migliori per rispondere ai bisogni di tutte le cittadine e i cittadini, soprattutto nelle settimane di maggiore pressione”.

Le settimane centrali dell’inverno rappresentano la fase di maggiore diffusione del virus, con effetti più rilevanti sulle persone anziane, sui soggetti fragili, su chi convive con patologie croniche, ma anche sulla popolazione generale. In questo scenario, la vaccinazione antinfluenzale si conferma uno strumento essenziale di prevenzione individuale e collettiva.

I dati sulla copertura vaccinale

Delle vaccinazioni effettuate in Emilia-Romagna (dati aggiornati al 22 dicembre), 639.717 hanno riguardato le persone di 65 e più anni, il target d’età per cui il vaccino è maggiormente raccomandato, oltre che gratuito, e per il quale si punta a superare la copertura del 60%. 187.865 vaccinazioni sono state somministrate a persone tra i 15 e i 69 anni, 83.078 ai 60-64enni e 62.517 a bambini e ragazzi fino ai 14 anni. La maggior parte delle vaccinazioni è stata eseguita dai medici di medicina generale (841.869), seguiti dai pediatri di libera scelta (42.116), dalle farmacie (24.609), dalla pediatria di comunità (20.263), e dai servizi di igiene e sanità pubblica (14.801); 29.519 negli ambulatori presso i luoghi di lavoro e le rimanenti in altre strutture sanitarie

Vaccinazione gratuita: priorità e ampliamento dell’offerta

La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata e offerta gratuitamente alle persone di età pari o superiore a 60 anni, alle donne in gravidanza e nel periodo immediatamente successivo al parto, alle persone tra i 6 mesi e i 59 anni affette da patologie croniche che aumentano il rischio di complicanze o ricoveri, ai conviventi di soggetti fragili, ai bambini sani tra i 6 mesi e i 6 anni, ai residenti in strutture assistenziali e lungodegenze, agli operatori sanitari, alle persone addette a servizi pubblici essenziali, ai donatori di sangue, ai volontari in ambito sociosanitario e a chi, per motivi professionali, è a contatto con animali potenzialmente portatori di virus influenzali.

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