Infortuni sul lavoro in calo, ma l'emergenza resta: la Regione pronta a fare la sua parte

Gli interventi di Nicola Marcello e Alice Parma

A cura di Riccardo Giannini Redazione
18 novembre 2025 16:18
Infortuni sul lavoro in calo, ma l'emergenza resta: la Regione pronta a fare la sua parte -
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Il tema degli infortuni sul lavoro continua a rappresentare una delle emergenze più gravi del sistema produttivo italiano. Non si tratta soltanto di dati o percentuali, ma delle vite di persone, famiglie e comunità che subiscono le conseguenze di incidenti spesso evitabili. In Emilia-Romagna, secondo i dati Inail, gli infortuni denunciati e riconosciuti tra il 2022 e il 2024 mostrano una lieve flessione dell’8%, un calo che tuttavia non basta a ridimensionare la portata del problema.

In questo scenario si inserisce il Decreto-legge n.159/2025 del 31 ottobre, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 novembre e dedicato alle “Misure urgenti per la tutela della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro e in materia di protezione civile”. Secondo il consigliere regionale Marcello, si tratta di un provvedimento strategico e mirato, composto da 21 articoli che ridisegnano in parte il sistema di prevenzione. Tra le innovazioni più rilevanti, Marcello segnala l’introduzione dell’indice di sinistrosità aziendale, che consente alle imprese più virtuose di accedere a fondi governativi tramite Inail o altri bandi, insieme alla tessera di riconoscimento del lavoratore e alla cosiddetta “patente accrediti” per le attività in appalto, subappalto e nei settori a rischio elevato come edilizia, agricoltura, trasporti e logistica.

Il consigliere sottolinea inoltre come l’aumento dei finanziamenti abbia già permesso di rafforzare il personale sanitario coinvolto nei processi di prevenzione: 28 medici e 66 infermieri Inail, inizialmente assunti durante il periodo Covid con contratti a tempo determinato, sono stati stabilizzati dal primo novembre. Una scelta che, afferma Marcello, permette di superare criticità normative, migliorare l’acquisto di dispositivi di protezione individuale per le aziende e potenziare la formazione specifica sul rischio di cadute dall’alto. Il decreto introduce per la prima volta anche permessi retribuiti destinati ai lavoratori che devono effettuare screening oncologici previsti nei Lea, come quelli per colon-retto, mammella e collo dell’utero, oltre a nuove misure dedicate alla gestione del rischio stress-lavoro correlato, in particolare nel settore sanitario. "Come ha ricordato la premier Giorgia Meloni – conclude Marcello – serve un’alleanza permanente tra tutti gli attori del mondo del lavoro. Questa legge è una scelta politica chiara: intervenire non solo con strumenti repressivi, ma premiando le imprese che investono seriamente in sicurezza e in modelli organizzativi avanzati".

Il tema è stato al centro anche della recente seduta della Commissione Sanità della Regione Emilia-Romagna. La vice capogruppo Pd, Alice Parma, ha illustrato le attività messe in campo dal Servizio Sanitario Regionale per garantire vigilanza, prevenzione e tutela nei luoghi di lavoro. Nel 2024, i Servizi di Prevenzione e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro delle Ausl hanno effettuato verifiche in oltre 18 mila aziende, superando ampiamente lo standard nazionale. Parallelamente, in tutte le Ausl del territorio sono stati attivati Piani Mirati di Prevenzione coordinati a livello regionale, che hanno coinvolto centinaia di imprese nei comparti più esposti a rischio: agricoltura, edilizia, logistica, trasporti, ma anche assistenza agli anziani e assistenza domiciliare. Parma ha sottolineato l’importanza dell’azione congiunta tra istituzioni e parti sociali e ha ricordato l’impegno verso le scuole. Oltre 1.450 studenti degli istituti agrari hanno partecipato ai corsi sull’uso sicuro del trattore agricolo, mentre è attualmente in corso il concorso “Dalla scuola al lavoro in salute e sicurezza”, rivolto agli istituti superiori. "La prevenzione – ha spiegato – si costruisce con una cultura diffusa e condivisa, che deve iniziare dalle nuove generazioni".

Un altro fenomeno preoccupante riguarda le aggressioni al personale sanitario, in aumento dell’11,7% nel 2024, soprattutto per una maggiore emersione degli episodi verbali. La Regione ha risposto con nuove linee di indirizzo, corsi di formazione, sistemi strutturati di segnalazione e misure tecniche nelle strutture sanitarie, oltre a una campagna informativa dedicata. Nell’ambito della tutela delle lavoratrici e dei lavoratori è stato inoltre presentato il nuovo Protocollo regionale contro violenze e molestie di genere nei luoghi di lavoro, realizzato in collaborazione con i sindacati, che offrirà ascolto e supporto psicologico attraverso i Consultori e i servizi di psicologia clinica.

"L’obiettivo – conclude Parma – è non lasciare solo nessuno. La sicurezza non è solo un insieme di controlli: è una cultura da costruire insieme, affinché diventi una priorità reale della nostra società. Come Regione continueremo a fare la nostra parte. Noi ci siamo".

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