Italia "bollente": 18 città con bollino rosso, impennata di accessi ai pronto soccorso
In risposta all’ondata di calore, sempre più Regioni stanno vietando il lavoro all’aperto nelle ore più calde

L’ondata di caldo che sta infuocando l’Italia non accenna a fermarsi. Oggi (martedì 1 luglio) si raggiunge quota 18 città con il bollino rosso per il caldo estremo, secondo l’ultimo bollettino del Ministero della Salute. Alla lista delle 17 città già sotto massima allerta, si aggiunge Campobasso, portando a un nuovo picco le segnalazioni per temperature potenzialmente pericolose per la salute.
Tra i centri urbani più colpiti ci sono Bologna, Bolzano, Brescia, Firenze, Perugia e Torino, tutte in allerta rossa da oltre cinque giorni consecutivi. Nessun'altra città italiana ha registrato una tale persistenza di condizioni meteo così estreme.
L’emergenza si riflette anche sul sistema sanitario. Secondo Alessandro Riccardi, presidente della Società italiana di medicina di emergenza-urgenza (Simeu), i pronto soccorso dal Nord al Sud del Paese stanno registrando un’impennata di accessi: dal 5 al 20% in più rispetto alla norma, a causa di colpi di calore, disidratazione e malori legati all’afa.
In risposta all’ondata di calore, sempre più Regioni stanno vietando il lavoro all’aperto nelle ore più calde. In Lombardia, i cantieri e le cave si fermeranno quando sarà dichiarato rischio alto. L’Abruzzo ha già firmato un’ordinanza che blocca le attività all’esterno fino al 31 agosto, tra le 12:30 e le 16.