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Itinerari letterari, la manifestazione culturale di San Giovanni si apre alla musica: la storia d'Italia raccontata dalla musica e da autori come Rino Gaetano

Itinerari letterari: il programma della rassegna estiva di San Giovanni in Marignano

A cura di Redazione
07 luglio 2023 14:20
Itinerari letterari, la manifestazione culturale di San Giovanni si apre alla musica: la storia d'Italia raccontata dalla musica e da autori come Rino Gaetano - Rino Gaetano: le sue canzoni nello spettacolo di Emiliano Visconti & La banda dell’Ortica
Rino Gaetano: le sue canzoni nello spettacolo di Emiliano Visconti & La banda dell’Ortica
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Itinerari Letterari, la manifestazione che da anni porta scrittori e artisti a San Giovanni in Marignano, si estende dalla letteratura alla musica.

La letteratura ha visto la presenza, in primavera, dello scrittore Daniele Mencarelli ma ormai da due anni, per la sezione estiva della manifestazione, la letteratura incontra la musica nelle sue varie forme, sia della letteratura che della musica stessa. Itinerari Letterari è una rassegna in pieno stile Rapsodia, sostenuta e fortemente voluta dal Comune di San Giovanni in Marignano e da Pro Loco.

Gli appuntamenti per luglio saranno tre e si inizia il 9 luglio con un evento che entra a far parte del nutrito calendario de “La Notte Rosa”.

All’arena spettacoli di via Fosso del Pallone, il 9 luglio, si potrà, quasi in anteprima, assistere dalle ore 21.15 a una forma di espansione di Wu Ming, il collettivo bolognese che ha da poco dato alle stampe, con grande clamore di stampa e appassionati, il nuovo romanzo, UFO78: un caleidoscopico romanzo ambientato in uno degli anni cruciali della storia italiana, quel 1978 tristemente famoso per il violento rapimento di Aldo Moro effettuato dalle BR, e il ritrovamento del suo cadavere, “consegnato” 55 giorni dopo a bordo di una famosa Renault 4 rossa.

Il libro si fa ora spettacolo, con la voce recitante di Wu Ming 1 che leggerà, come un inusuale rapper, alcune pagine dal ritmo incessante del romanzo, accompagnato dai Bhutan Clan, una band rock che ha composto le musiche su cui le parole del romanzo poggiano. Suoni che si intessono ai personaggi che si muovono in una storia di Ufo (il 78 fu l’anno con maggiori “avvistamenti”), antropologi e scrittori, comunità hippie e misteri. Un concerto in letteratura quindi in cui la musica ha lo stesso peso di ogni parola letta.

Il 18 luglio, martedì, sempre dalla Storia si partirà per un’altra tappa del nostro itinerario. Un progetto nato da un’idea del poliedrico strumentista Beppe Ardito e del suo gruppo, quella Banda dell’Ortica, omaggio all’amato e mai troppo ricordato Enzo Jannacci. E certo tra i brani si cercherà di raccontare in musica la Storia d’Italia, la storia del nostro paese da quell’ormai lontano Dopoguerra fino ai giorni più recenti. Tra gli autori sarà sicuramente presente Enzo Jannacci, ma anche Domenico Modugno e via via, senza svelare troppo, di canzone in canzone, si approderà a Rino Gaetano, cantante dai testi ricchi di significati nascosti.

A spiegare meglio queste parole, a ripercorrere quella storia, ci sarà la voce narrante di Emiliano Visconti, appassionato riflettore della storia del secondo Novecento con quella lente speciale che la musica di quegli anni offre a chi la voglia ascoltare. Questa Storia d’Italia solo attraverso la musica acquista una vitalità che raramente i libri ufficiali sanno offrire.

Ultima tappa, fortemente voluta da Pro Loco, vedrà nuovamente Emiliano Visconti riproporre una narrazione fatta non troppo tempo fa, per ricordare quanto le canzoni abbiano saputo essere ostinatamente Contro la guerra, contro ogni guerra.

Le musiche questa volta non saranno suonate dal vivo, ma scorreranno in immagini proiettate su grande schermo, in filmati creati per l’occasione dal rapsodo Visconti. Filmati, musiche e narrazione si intrecceranno dunque il 25 luglio, in maniera sorprendente: una selezione mai banale, a tratti anche giocosa, di brani che dicono come l’essere umano, attraverso la musica, si sia posto di fronte a quella tragedia che è la guerra, di come ne racconti i lati di sofferenza e perdita, di speranze e resistenze che alla guerra si oppongono perché l’uomo è anche e soprattutto speranza; perché l’essere umano, bestiale e odioso nella guerra, è lo stesso che da una chitarra trae musica e che in parole dice ciò che serve per allontanarsi dal fango e avvicinarsi al cielo, per rendere questa vita meno brutale di come taluni la vorrebbero.

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