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La Basilica della Ghiara di Reggio Emilia nasconde una vicenda straordinaria | Il santuario che cambiò la storia di un’intera città

Scopri la Basilica della Ghiara di Reggio Emilia: un capolavoro barocco nato da un miracolo, tra arte, fede e misteri secolari.

A cura di Redazione
18 giugno 2025 19:00
La Basilica della Ghiara di Reggio Emilia nasconde una vicenda straordinaria | Il santuario che cambiò la storia di un’intera città - Foto: PhotoVim/Wikipedia
Foto: PhotoVim/Wikipedia
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Un miracolo che sconvolse Reggio Emilia

Nel cuore di Reggio Emilia, lungo l'attuale Corso Garibaldi, sorge la Basilica della Beata Vergine della Ghiara, un capolavoro dell'arte seicentesca e simbolo della devozione popolare. Il nome "Ghiara" deriva dal dialetto locale "gièra", che significa ghiaia, in riferimento al terreno su cui fu edificata la basilica, un tempo letto del torrente Crostolo.

La storia della basilica è indissolubilmente legata a un evento straordinario: il 29 aprile 1596, un giovane orfano di circa 15 anni, sordomuto dalla nascita, di nome Marchino, pregando davanti a un'immagine della Madonna dipinta da Giovanni Bianchi, detto il Bertone, riacquistò miracolosamente l'udito e la parola. Questo prodigio attirò l'attenzione di fedeli e autorità religiose, tanto che il culto della Madonna della Ghiara fu ufficialmente riconosciuto da Papa Clemente VIII.

Un tempio dell'arte emiliana

La costruzione della basilica iniziò nel 1597 su progetto dell'architetto ferrarese Alessandro Balbi e fu completata nel 1619. L'interno, a pianta a croce greca, è un trionfo di arte barocca, con affreschi e decorazioni realizzati dai più grandi artisti dell'epoca, tra cui Lionello Spada, Alessandro Tiarini, Guercino, Luca Ferrari e Carlo Bononi.

Le volte e le cupole sono adornate con scene tratte dall'Antico Testamento, raffiguranti figure femminili come Giuditta, Ester e Debora, simboli delle virtù mariane. Particolarmente suggestiva è la cupola centrale, affrescata da Lionello Spada, che rappresenta l'Apoteosi della Vergine, circondata da profeti, evangelisti e santi.

Un tesoro di fede e cultura

All'interno della basilica si trova un prezioso organo monumentale, costruito nel XVIII secolo dai fratelli Benedetti e successivamente restaurato più volte. Lo strumento è ancora oggi utilizzato per concerti e celebrazioni liturgiche.

Adiacente alla basilica, il Museo del Santuario della Beata Vergine della Ghiara custodisce una ricca collezione di oggetti liturgici, ex voto e paramenti sacri, tra cui la corona donata dalla comunità reggiana nel 1674 in segno di gratitudine per le grazie ricevute. 

Curiosità

Sapevi che l'immagine miracolosa della Madonna della Ghiara, dipinta dal Bertone, non segue i canoni tradizionali dell'iconografia mariana? Invece di essere rappresentata con aureola e sfondo dorato, la Vergine è raffigurata in un paesaggio roccioso, con le mani giunte e lo sguardo rivolto al Bambino Gesù, in un gesto di adorazione che rompe con la tradizione dell'epoca.

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