La fortezza veneziana di Ravenna che non conosci e che racconta un assedio dimenticato

A Ravenna sorge la Rocca Brancaleone, bastione veneziano del XV secolo: storia, architettura e la curiosità dell’assedio del 1512.

A cura di Redazione
07 settembre 2025 18:00
La fortezza veneziana di Ravenna che non conosci e che racconta un assedio dimenticato -
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La nascita della Rocca Brancaleone: simbolo veneziano in terra romagnola

Nel cuore di Ravenna, lungo le attuali mura cittadine, si erge la Rocca Brancaleone, una delle testimonianze più imponenti del dominio veneziano in Romagna. Costruita tra il 1457 e il 1468 dalla Repubblica di Venezia, questa fortificazione era parte integrante della strategia difensiva messa in atto dai veneziani per consolidare il controllo sulla città, all’epoca contesa tra le grandi potenze italiane del Rinascimento. Il complesso aveva lo scopo non solo di difendere Ravenna da incursioni militari, ma anche di rappresentare la forza e il prestigio della Serenissima in un territorio cruciale per i commerci e le rotte marittime verso l’Adriatico.

La Rocca Brancaleone era originariamente suddivisa in due aree distinte: la Cittadella, destinata a ospitare guarnigioni e funzioni logistiche, e la Rocca vera e propria, cuore militare con torri di guardia, cortili interni e poderosi bastioni in grado di resistere alle nuove tecniche di assedio introdotte dalle armi da fuoco del XV secolo. Il fossato che circondava l’intera struttura non solo aumentava la capacità difensiva, ma costituiva anche un elemento simbolico del potere veneziano. Ancora oggi è possibile ammirare parte delle mura e degli imponenti torrioni, che raccontano visivamente la robustezza e l’ingegno dell’architettura militare dell’epoca.

Con il passare dei secoli, e in particolare dopo il tramonto della potenza veneziana in Romagna, la funzione della rocca cambiò radicalmente. Dalla fortezza temuta e presidio armato, l’area fu gradualmente abbandonata a usi civili e agricoli, fino a trasformarsi nel parco pubblico che conosciamo oggi: un polmone verde nel centro urbano di Ravenna, ideale per eventi culturali, passeggiate e iniziative turistiche che uniscono storia e svago.

L’assedio del 1512 e la trasformazione della Rocca

La curiosità storica più rilevante legata alla Rocca Brancaleone è l’assedio del 1512, durante la celebre battaglia di Ravenna. Questo scontro, considerato uno dei più cruenti delle guerre d’Italia, vide fronteggiarsi le truppe francesi e quelle della Lega Santa, composta da spagnoli e pontifici. Il controllo della rocca fu decisivo: la sua posizione strategica permetteva di dominare l’accesso settentrionale alla città e di gestire le linee di approvvigionamento. Le cronache dell’epoca raccontano di combattimenti durissimi, con artiglierie e fanterie impegnate per giorni nell’assedio. Alla fine, la rocca cedette, segnando la fine del dominio veneziano su Ravenna e aprendo un nuovo capitolo della storia cittadina, con il passaggio sotto l’influenza papale.

Dopo la fine delle ostilità, la Rocca Brancaleone perse progressivamente la sua importanza militare. Nei secoli successivi fu utilizzata come magazzino, area di pascolo e persino cava di materiali da costruzione. Soltanto nel Novecento la città decise di recuperare questo spazio storico trasformandolo in un parco pubblico. Oggi, la rocca ospita un anfiteatro all’aperto che durante l’estate diventa palcoscenico per festival musicali, spettacoli teatrali e rievocazioni storiche, restituendo vita e nuova funzione a uno dei monumenti più iconici di Ravenna

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