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La Pietra di Bismantova: tra misteri millenari e leggende oscure | Il segreto che ha stregato l'Emilia-Romagna e ispirato Dante

Scopri i misteri della Pietra di Bismantova a Castelnovo ne' Monti, tra leggende oscure, ispirazioni dantesche e storie millenarie.

A cura di Redazione
11 giugno 2025 11:00
La Pietra di Bismantova: tra misteri millenari e leggende oscure | Il segreto che ha stregato l'Emilia-Romagna e ispirato Dante - Foto: Paolo da Reggio/Wikipedia
Foto: Paolo da Reggio/Wikipedia
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Un gigante di pietra tra cielo e terra

Nel cuore dell'Appennino Reggiano, la Pietra di Bismantova si erge maestosa con la sua forma unica, simile a una nave pietrificata. Situata nel comune di Castelnovo ne' Monti (RE), questa formazione calcarea alta 1.041 metri è un simbolo dell'Emilia-Romagna e una meta ambita per escursionisti e alpinisti. La sua origine risale a circa 15 milioni di anni fa, quando si formò in un ambiente marino poco profondo, come testimoniano i fossili marini ritrovati nella zona.

La Pietra è stata abitata fin dal Paleolitico superiore, con tracce di insediamenti risalenti all'età del Bronzo, appartenenti alla cultura delle terramare . Nel corso dei secoli, è stata un luogo di culto per diverse civiltà, dai Liguri agli Etruschi, fino ai Romani, che la consideravano un punto strategico e sacro.

Dante, leggende e misteri

La Pietra di Bismantova è celebre anche per essere stata menzionata da Dante Alighieri nel IV canto del Purgatorio della Divina Commedia, dove la paragona alla montagna del Purgatorio per la sua ripidità e imponenza.

Numerose leggende avvolgono la Pietra: si racconta che sulla sua sommità si svolgessero riti satanici e che il diavolo stesso vi lasciò le sue impronte . Alcuni sostengono che la zona presenti anomalie elettromagnetiche e picchi di radioattività . Inoltre, il docufilm La Montagna Magica – Il mistero di Bismantova del regista Massimo Dallaglio esplora questi aspetti misteriosi, raccontando storie di esorcismi e leggende locali.

Curiosità

Gli abitanti di Castelnovo ne' Monti parlano del "mal d'la Preda", una sorta di nostalgia e attrazione irresistibile verso la Pietra, considerata un luogo di magia e spiritualità.

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