La regione destina 450mila euro per progetti del Terzo Settore dedicati ai giovani
Lo stanziamento da seguito agli 800mila euro investiti nel bando per il benessere giovanile

450mila euro dalla Regione per i giovani dell’Emilia-Romagna. Risorse che, aggiunte agli 800mila del bando per il benessere giovanile, portano a oltre 1 milione 200mila euro il pacchetto destinato a progetti del Terzo Settore rivolti ai ragazzi e alle ragazze.
Via libera dalla Giunta regionale al bando, che stanzia appunto 450mila euro per il 2025 e 2026, con un incremento del 15% rispetto a quello precedente, per i progetti realizzati dalle articolazioni regionali delle Reti associative nazionali, come previsto dalla legge regionale n. 3/2023, "Norme per la promozione ed il sostegno del Terzo settore, dell'amministrazione condivisa e della cittadinanza attiva".
C’è tempo fino al 4 settembre per presentare la domanda. Le associazioni potranno beneficiare di un contributo nella misura massima dell’80% del costo totale del progetto presentato e per un importo massimo di 50.000 euro.
Quattro le attività che il bando sostiene: attività sociali, sportive e culturali alle quali possano partecipare in forma gratuita anche persone in condizioni di difficoltà socioeconomica, in particolare i minori d’età, individuate in accordo con gli enti locali, al fine di contrastare fenomeni di svantaggio ed esclusione sociale; azioni di animazione della comunità che in particolare sappiano promuovere e valorizzare le relazioni fra generazioni e il dialogo interculturale quali fattori di coesione e inclusione sociale; attività di sviluppo e rafforzamento del volontariato, della cittadinanza attiva, della legalità e della sostenibilità ambientale, in particolare attraverso il coinvolgimento delle giovani generazioni; attività di sviluppo delle risorse umane e qualificazione delle competenze delle articolazioni associative.
L’azione dà seguito a quanto già avviato dal bando per il benessere giovanile, che stanzia 800mila euro a soggetti del Terzo settore e privati senza fini di lucro - come associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali e oratori - che dovranno proporre progetti educativi, culturali, sportivi e ambientali destinati a preadolescenti e adolescenti tra gli 11 e i 19 anni.
“Il Terzo settore- sottolinea l’assessora al Welfare, Scuola e Terzo Settore, Isabella Conti- è un pilastro del nostro welfare e un potente motore di sviluppo delle nostre comunità. Consapevoli dell’importanza che queste realtà associative rivestono anche sul fronte della formazione e della crescita dei giovani, abbiamo deciso di incrementare le risorse e di destinare complessivamente, con i due bandi messi in campo, oltre 1,2 milioni di euro. I nostri ragazzi, a partire da quelli in condizioni di difficoltà sociale, economica o che vivono in aree svantaggiate, devono avere strumenti per costruire comunità inclusive e solidali, e opportunità di accrescere il proprio bagaglio di conoscenze ed esperienze. Con questo bando- aggiunge Conti- incentiviamo e rafforziamo anche il lavoro di rete sul territorio, perché i progetti dovranno interessare almeno tre province”.
Le novità del bando
Oltre al requisito che i progetti devono interessare almeno tre province, è stato introdotto un punteggio minimo per idoneità dei progetti, non inferiore a 50. Quanto ai criteri di valutazione, hanno maggior peso rispetto al passato le azioni dirette ai destinatari finali delle attività (soprattutto svantaggiati e popolazione delle aree interne). Sono ammesse a finanziamento le spese sostenute a partire dalla data di approvazione del bando.