La Riccione del futuro, la sindaca chiede ai privati "qualità ambientale e spazi verdi"
Criteri della giunta per i privati, da seguire per le proposte di accordo da inserire nel nuovo Pug

Con l’obiettivo di guidare in modo strategico lo sviluppo futuro della città, la Giunta comunale di Riccione ha approvato i criteri che i privati dovranno seguire per presentare proposte di accordo da inserire nel nuovo Piano urbanistico generale (Pug), dopo la sua assunzione, prevista entro fine anno. Gli indirizzi hanno lo scopo di orientare le proposte dei privati a realizzare opere pubbliche green strategiche per la città, garantendo al contempo che ogni intervento risponda a una visione comune di crescita sostenibile e a beneficio dell'intera comunità.
L'approvazione di questi criteri segue le indicazioni fornite dalla Legge Urbanistica Regionale, che promuove la rigenerazione urbana e la riduzione del consumo di suolo. Saranno pertanto accolte le proposte all’interno del perimetro del territorio urbanizzato, corredate da una serie di documenti ed elaborati che dimostrino il contributo del progetto all’attuazione della strategia del Piano, tra cui la valutazione di sostenibilità, la fattibilità economico finanziaria e la coerenza con gli indirizzi del Piano. I progetti proposti saranno valutati non solo per il loro valore economico, ma per il loro impatto positivo sulla città.
L'amministrazione valuterà le proposte private in base a una serie di criteri che privilegiano la qualità ambientale e gli spazi verdi, dando priorità a progetti che prevedano la creazione di nuovi parchi, cinture verdi e spazi pubblici per migliorare la qualità dell'aria e il benessere dei residenti. Verranno inoltre favoriti gli interventi che promuovono la mobilità sostenibile, come lo sviluppo di nuove piste ciclabili e percorsi pedonali che riducano la dipendenza dall'automobile. Saranno valutati positivamente anche i progetti che contribuiscono alla resilienza e alla sicurezza del territorio, mitigando i rischi idrogeologici e sismici, e quelli che stimolano l'innovazione sociale e urbana, favorendo l'insediamento di centri di ricerca, servizi per i giovani e interventi che rendano i quartieri più inclusivi e sicuri.
Per garantire la massima trasparenza, il Comune ha stabilito in modo chiaro la documentazione necessaria a corredo di ogni proposta e ha ribadito che non saranno presi in considerazione progetti che prevedono un nuovo consumo di suolo fuori dal territorio già urbanizzato. Inoltre è prevista una modalità equa per definire il valore dell’opera pubblica da cedere al comune.
“Il Piano urbanistico non è un semplice strumento tecnico, ma la visione collettiva di come vogliamo che la nostra città si evolva - hanno dichiarato la sindaca Daniela Angelini e l'assessore all’Urbanistica Christian Andruccioli - e con questi criteri, apriamo la porta solo a investimenti mirati a un bene comune, per una Riccione più verde, più inclusiva e più resiliente. Saranno accolti gli interventi che permettono la riqualificazione di aree dismesse o sottoutilizzate, che si integrino con il contesto circostante e portino un reale beneficio pubblico e privato alla collettività”.
Nella delibera è comunque chiarito che le proposte presentate saranno assoggettate alle forme di pubblicità e trasparenza previste dalla legge e che gli interventi potranno essere eseguiti dopo l’approvazione del PUG, a seguito del parere favorevole degli Enti e della presentazione di Accordi operativi o permessi di costruire convenzionati.
“Con questo atto di indirizzo non si crea alcun tipo di preclusione a presentare proposte di Accordo a seguito del Pug approvato, nel rispetto delle previsioni del Piano. L’obiettivo è di indirizzare eventuali soggetti attuatori che volessero presentare proposte da inserire in fase di adozione del Pug (e comunque dopo l’assunzione del Piano da parte della Giunta) in coerenza con il processo partecipato e gli obiettivi strategici propedeutici alla strategia del Pug approvati prima dell’estate”, spiega la sindaca.
La legge regionale prevede infatti tre fasi per l’approvazione del nuovo strumento urbanistico: assunzione da parte della Giunta comunale, osservazioni ed eventuali proposte, adozione in Consiglio comunale, espressione del parere del Comitato Urbanistico di Area Vasta e approvazione finale in Consiglio comunale.