La Romagna ebbe un talento che infranse tutte le regole | La storia oscura di Guido Cagnacci, tra scandali e genialità
Guido Cagnacci, pittore riminese del Seicento, sfidò le convenzioni con opere sensuali e una vita scandalosa. Scopri la sua storia.

Guido Cagnacci, nato a Santarcangelo di Romagna nel 1601, è stato uno dei pittori più controversi e affascinanti del Seicento italiano. La sua formazione artistica avvenne tra Bologna e Roma, dove entrò in contatto con maestri come Ludovico Carracci, Guido Reni e Guercino. Tuttavia, Cagnacci sviluppò uno stile personale, caratterizzato da una forte sensualità e da un uso audace del chiaroscuro, che lo rese unico nel panorama artistico dell'epoca.
Scandali e fughe: una vita fuori dagli schemi
La vita di Cagnacci fu segnata da episodi scandalosi. Nel 1628, tentò di fuggire con Teodora Stivivi, una giovane vedova nobile di Rimini. Il piano fallì, e l'artista fu bandito da Rimini, iniziando così una vita errante tra Forlì, Faenza e Venezia. Durante questi anni, Cagnacci continuò a dipingere, spesso scegliendo soggetti femminili rappresentati in pose sensuali, sfidando le convenzioni morali del suo tempo.
Opere tra sacro e profano
Tra le opere più celebri di Cagnacci spiccano:
- "La Morte di Cleopatra": realizzata intorno al 1660, esistono due versioni di questa opera, una conservata alla Pinacoteca di Brera a Milano e l'altra al Kunsthistorisches Museum di Vienna. Il dipinto rappresenta la regina egizia nel momento del suicidio, con un'intensità emotiva e una sensualità che hanno reso l'opera celebre.
- "Maddalena penitente": un'altra opera significativa, conservata al Norton Simon Museum. Il dipinto mostra Maria Maddalena nel momento del pentimento, circondata da simboli del vizio e della virtù, in una rappresentazione che unisce spiritualità e sensualità.
Curiosità
Sapevi che... Cagnacci, durante il suo soggiorno a Venezia, adottò lo pseudonimo di "Guido Canlassi da Bologna"? Questo cambiamento di nome rifletteva il suo desiderio di reinventarsi e di sfuggire alla reputazione scandalosa che lo accompagnava.