La sede rinascimentale ferrarese che ha sfidato i secoli e nasconde un arcano tra arte e giardini
Palazzo Massari a Ferrara, dimora rinascimentale degli Este e dei Massari, tra arte, giardini e un destino segnato dal sisma.

Il Palazzo Massari di Ferrara non è solo un edificio storico, ma un luogo che racconta la grandezza e le contraddizioni della città estense. Situato lungo Corso Porta Mare, all’interno della prestigiosa Addizione Erculea, il palazzo è stato per secoli residenza aristocratica, custode di collezioni d’arte e teatro di avvenimenti che intrecciano storia, cultura e prestigio. Ma c’è un dettaglio poco noto che rende questo palazzo un tesoro ancora più affascinante.
Una dimora voluta dagli Este e passata ai Massari
Costruito alla fine del Cinquecento per volere di Camillo Castelli, il palazzo fu inizialmente destinato a residenza nobiliare collegata al grande progetto urbanistico di Ercole I d’Este, che trasformò Ferrara in una delle città più moderne d’Europa. Nel corso dei secoli passò di mano fino a divenire proprietà della famiglia Massari, da cui prende il nome. La facciata sobria, in laterizio, cela interni ricchi di decorazioni e un’impostazione rinascimentale che ancora oggi conserva il fascino originario.
L’edificio è immerso in un vasto giardino, raro esempio di verde storico all’interno della città, che fungeva da cornice per feste, ricevimenti e passeggiate aristocratiche. Proprio grazie a questo connubio tra architettura e natura, Palazzo Massari divenne una delle residenze più ambite e prestigiose della Ferrara moderna.
Da residenza a scrigno di arte e cultura
Nel Novecento, Palazzo Massari cambiò funzione e si trasformò in un importante polo museale. Ospitò infatti tre collezioni fondamentali per la storia dell’arte italiana: la Galleria d’Arte Moderna “Filippo de Pisis”, il Museo Giovanni Boldini e il Museo dell’Ottocento. Attraverso queste raccolte, il palazzo raccontava la pittura dal tardo romanticismo al futurismo, offrendo uno sguardo unico sulla modernità e sull’identità artistica di Ferrara.
Gli affreschi interni, i saloni decorati e la disposizione degli spazi dialogavano perfettamente con le opere esposte, creando un’atmosfera dove storia e arte si intrecciavano. Purtroppo, nel 2012, il sisma che colpì l’Emilia danneggiò gravemente il complesso, rendendo necessario un lungo e complesso restauro che ne ha chiuso le porte per diversi anni.